Domenica 1 Settembre 2024

Ricavi dei giganti del web a due cifre nel 2023

I maggiori operatori mondiali del WebSoft hanno registrato nel primo semestre del 2023 un aumento del 10,6% del fatturato, con margini di redditività operativa cresciuti del 31,5%. I settori con maggiore incidenza sono l'e-commerce, la pubblicità e il cloud.

Nel 2023 ripartono a due cifre i ricavi dei giganti del web

Nel 2023 ripartono a due cifre i ricavi dei giganti del web

Nei primi nove mesi del 2023, i principali operatori mondiali del WebSoft hanno invertito la tendenza rispetto all'anno precedente, con un aumento del fatturato aggregato del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Secondo l'ultima analisi del settore realizzata dall'Ufficio Centro Studi di Mediobanca, i servizi innovativi per la mobilità, come ride-hailing e sharing mobility, hanno registrato le performance migliori (+23,8%), seguiti dalle attività di vendita di viaggi online (+20,4%) e dalle prestazioni di consegna a domicilio (+19,3%), settore che sta vivendo un significativo consolidamento. L'e-commerce (31%), la pubblicità (23%) e il cloud (16%) rimangono i comparti con maggiore incidenza sul fatturato. Nei primi nove mesi del 2023, i giganti del WebSoft hanno registrato un solido miglioramento dei propri margini: la redditività operativa è cresciuta del 31,5% rispetto ai primi nove mesi del 2022, mentre gli utili netti hanno accelerato del 46,4%, raggiungendo livelli record: ogni operatore ha mediamente prodotto un profitto netto giornaliero di oltre 30 milioni, rispetto ai 21 milioni del 2022 e ai 27 milioni del 2021. A livello di singoli gruppi, nei primi nove mesi si è registrata l'impennata dei ricavi della cinese Pdd (PinDuoDuo e Temu) a +75%, seguita a distanza dalla connazionale Didi (+31,2%) e dalla statunitense Booking (+27,1%). Per quanto riguarda la redditività industriale, nei primi nove mesi del 2023, Microsoft ha guidato la classifica per ebit margin (44,4%), davanti a Oracle (43,7%), Adobe (34,2%), Meta (32,0%) e Booking (31,5%), a fronte di un valore medio del settore pari al 18,4%.