Sabato 5 Ottobre 2024

Rana ritorna a produrre piatti pronti in Italia, accordo con Mimit

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato un Accordo di sviluppo di 78 milioni di euro con il pastificio Rana, con l'obiettivo di aumentare la capacità produttiva e creare nuovi posti di lavoro. Il programma prevede la realizzazione di opere accessorie e funzionali e l'utilizzo di agevolazioni a fondo perduto.

Rana torna a produrre piatti pronti in Italia, accordo al Mimit

Rana torna a produrre piatti pronti in Italia, accordo al Mimit

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato un Accordo di sviluppo da 78 milioni di euro con il Pastificio Rana, storica grande impresa italiana di San Giovanni Lupatoto (Verona) che opera con otto stabilimenti ed è il principale produttore di pasta fresca ripiena in Europa e negli Stati Uniti d'America. Lo ha reso noto lo stesso Ministero. "L'accordo, di particolare rilevanza strategica per i territori delle regioni Piemonte, Lombardia e Veneto, prevede la realizzazione di un programma di sviluppo industriale finalizzato all'aumento della capacità produttiva dell'azienda, che attualmente commercializza in 52 Paesi, con l'obiettivo di soddisfare la maggiore richiesta sul mercato dei prodotti di punta del gruppo: pasta, sughi e piatti pronti", ha spiegato il Ministero. Il programma coinvolgerà gli stabilimenti di Moretta (Cuneo), Gaggiano (Milano) e San Giovanni Lupatoto, con la realizzazione di opere accessorie e funzionali all'ampliamento, e il "trasferimento nello stabilimento di Moretta della produzione di piatti pronti precedentemente svolta in Belgio". L'azienda, che ha oltre 1600 addetti, prevede con la sottoscrizione dell'accordo un incremento occupazionale di 96 lavoratori e un impatto di oltre 180 milioni di euro sulla filiera produttiva. A sostegno dell'investimento, il Ministero "ha concesso oltre 9,6 milioni di euro di agevolazioni a fondo perduto" mentre la "Regione Piemonte comparteciperà economicamente con 350 mila euro". L'accordo sarà gestito da Invitalia per conto del Ministero.