Venerdì 30 Agosto 2024

Mimit firma accordo per rilancio siderurgia a Piombino

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha firmato un accordo per il rilancio del sito siderurgico di Piombino. Il progetto prevede la costruzione di un impianto ambientalmente sostenibile per la produzione di acciaio, finanziato con sostegno esterno e sovvenzioni governative. L'obiettivo è salvaguardare l'occupazione e ridurre l'importazione di prodotti siderurgici in Italia. Una volta operativo, il progetto darà lavoro a circa 1.500 persone e avrà un impatto economico significativo sul territorio.

Mimit, siglato accordo per rilancio siderurgia a Piombino

Mimit, siglato accordo per rilancio siderurgia a Piombino

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha firmato un accordo con la Regione Toscana, il Comune di Piombino, Metinvest Adria, Metinvest B.V. e Danieli & C. Officine Meccaniche per il rilancio del sito siderurgico di Piombino (Livorno). Secondo una nota del Ministero, l'obiettivo del progetto è lo sviluppo, la costruzione, la proprietà, l'esercizio e la manutenzione di un impianto ambientalmente sostenibile per la produzione di prodotti finiti di acciaio, ottenuti dalla trasformazione di materiali ferrosi in coils laminati a caldo soggetti a ulteriori lavorazioni. L'impianto sarà realizzato su una superficie di circa 260 ettari a Piombino. Il progetto sarà finanziato tramite finanziamenti esterni e sovvenzioni governative. Il polo siderurgico di Piombino è uno dei principali siti di trasformazione dell'acciaio in Italia e in Europa. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si impegna a sostenere il rilancio della produzione di rotaie e avviare la produzione di coils laminati a caldo, al fine di stimolare l'attività, preservare l'occupazione e ridurre le importazioni di prodotti siderurgici in Italia da paesi extra UE. Le parti coinvolte si impegnano a realizzare uno studio coordinato di fattibilità per garantire la stabilità e la durata operativa del polo siderurgico e valorizzare le potenzialità industriali e produttive del territorio, privilegiando soluzioni compatibili con l'ambiente urbano. Una volta che il progetto sarà pienamente operativo, si prevede che creerà lavoro per circa 1.500 lavoratori, diretti e indiretti, avendo un impatto economico significativo su altre industrie del settore.