Sabato 9 Novembre 2024

Legambiente, 'nuovo target Ue su clima decisione importante'

'Ora zero emissioni nette al 2040 e tempi di uscita dai fossili'

Legambiente, 'nuovo target Ue su clima decisione importante'

Legambiente, 'nuovo target Ue su clima decisione importante'

L'adozione della Commissione Ue del nuovo target europeo di riduzione delle emissioni climalteranti per il 2040, secondo Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, "è un'importante decisione politica che avrà un forte impatto sul futuro del Green Deal Europeo". Ora, aggiunge Ciafani, "l'Europa faccia un ulteriore passo in avanti e metta in campo un'ambiziosa azione climatica in grado di raggiungere zero emissioni nette già nel 2040 fissando un calendario (2030 per il carbone, 2035 per il gas e 2040 per il petrolio) per il phase-out dei combustibili fossili. E fare così da apripista per tradurre in realtà l'Accordo di Dubai attraverso quel Patto di solidarietà per il clima, proposto dal segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres, tra Paesi industrializzati, emergenti e in via di sviluppo per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 a livello globale. La palla passa ora ai governi nazionali e in questa partita sarà cruciale anche il ruolo dell'Italia". L'auspicio di Legambiente "è che assuma al più presto una posizione altrettanto ambiziosa come hanno fatto già Germania e Francia, che insieme ad altri 9 Paesi - Spagna, Olanda, Danimarca, Austria, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Bulgaria - si sono già espressi a favore di un target ambizioso, cruciale per un nuovo Green Deal Europeo". "L'Europa - spiega Mauro Albrizio, responsabile ufficio europeo di Legambiente - si trova a fronteggiare una triplice crisi climatica, economica e sociale. Per vincere questa sfida serve un Nuovo Green Deal Europeo con riforme e investimenti - grazie a una profonda riforma dell'attuale governance economica - in grado di accelerare la transizione verso un'economia europea libera da fonti fossili, circolare e a zero emissioni. Una transizione giusta fondata su un nuovo contratto sociale come motore di un'economia europea decarbonizzata, inclusiva, resiliente e competitiva al tempo stesso. Una sfida che possiamo e dobbiamo vincere".