Le cooperative aderenti a Legacoop chiudono i bilanci del 2023 con un segno positivo: l'84% ha registrato un utile, il 45% ha aumentato il valore della produzione e il 28% anche l'occupazione. E' quanto emerge dall'indagine congiunturale sugli andamenti delle cooperative effettuata dall'Area Studi di Legacoop. Risultati raggiunti nonostante la carenza di manodopera, l'aumento dei costi energetici e delle materie prime, l'accresciuto costo del denaro determinato dall'aumento dei tassi di interesse e più stringenti condizioni di accesso al credito. Tendenze che, si legge, si confermano, sostanzialmente, nell'andamento del primo quadrimestre 2024 e nelle previsioni per i prossimi quattro mesi, per i quali aumenta dal 16% al 25% la quota di cooperative che prevedono un aumento della domanda e dal 16% al 22% la quota di quelle che prevedono un incremento dell'occupazione. In parallelo, il sentiment sull'evoluzione dell'economia italiana, pur restando improntato ad un prevalente scetticismo, registra un calo di 8 punti percentuali (dal 32% al 24%) delle aspettative pessimistiche ed un aumento di 4 punti (dal 7% all'11%) di quelle di segno positivo. "Se c'è una cosa dimostrata nell'epoca post Covid -sottolinea Simone Gamberini, presidente di Legacoop- è che la nostra cooperazione, e più in generale il sistema produttivo italiano, sono un asset solido e fondamentale di questo Paese. Il 2023 è stato il terzo anno di crescita in tutti i settori, sebbene ovviamente la macchina stia continuando a rallentare specialmente in alcuni comparti, come il manifatturiero. Il problema, semmai, è che spesso imprese e lavoratori italiani devono essere forti nonostante tutto e tutti. Guerre, costo del denaro, super inflazione, crisi energetica e delle materie prime, incoerenza nelle politiche economiche e industriali. Pensiamo all'incredibile partita che si sta giocando attorno allo strumento dei bonus e dei crediti fiscali".
Venerdì 8 Novembre 2024
Ultima oraLegacoop, cooperative in utile nel 2023, cresce produzione