Giovedì 7 Novembre 2024

Il Traforo del Gran San Bernardo, una pressione svizzera sull'Italia

La Svizzera e l'Italia devono trovare un accordo per garantire la sicurezza del traforo del Gran San Bernardo. L'Italia deve versare 27 milioni di euro, ma non ha ancora erogato i fondi. Se la situazione non si sblocca, il tunnel sarà costretto a chiudere.

Traforo del Gran San Bernardo, pressing svizzero sull'Italia

Traforo del Gran San Bernardo, pressing svizzero sull'Italia

Se la situazione non si sblocca, non ci saranno le condizioni per assicurare la sicurezza e saremo costretti a chiudere il tunnel", ha dichiarato Olivier Français, presidente della Sisex, società che gestisce la porzione svizzera del traforo del Gran San Bernardo, a tvsvizzera.it. Si tratta dei 27 milioni di euro (26 milioni di franchi) che l'Italia dovrebbe versare per mettere in sicurezza il traforo che collega la Valle d'Aosta al Vallese (Svizzera). Fondi necessari al restauro della soletta di ventilazione, dopo un crollo avvenuto nel 2017, e che la controparte elvetica ha già stanziato. La questione riguarda anche il rinnovo fino al 2070 della concessione che scadrà nel 2034, in modo da avere garanzie per ottenere finanziamenti da destinare ai cantieri: un'ipotesi che vede la Svizzera favorevole Alain Berset, presidente della Confederazione svizzera, a margine della riunione della Comunità politica europea a Granada (Spagna), ha dichiarato che il suo Paese è "piuttosto preoccupato" - riporta la stampa elvetica - per le condizioni del traforo e che l'Italia si è impegnata a partecipare al costo dei lavori ma non ha ancora erogato i fondi. Secondo tvsvizzera.it, il governo italiano nel 2022 avrebbe chiesto il nullaosta sulla compatibilità della partita transfrontaliera con la legislazione Ue. L'ufficio stampa della Commissione europea ha comunicato alla testata che l'esecutivo dell'Unione "è in contatto con le autorità italiane" Edi Avoyer, presidente di Sitrasb, la società che gestisce la parte italiana della galleria, ha dichiarato a tvsvizzera.it di aver chiesto all'esecutivo italiano "un finanziamento-ponte" per i lavori in corso. Se non ci saranno sviluppi, ha avvertito che Sitrasb si rivolgerà al Tar.