Il ritorno all'aliquota al 22% sul gas nel 2024 comporta un incremento della spesa del 13% per la famiglia tipo, che consuma annualmente 1.400 metri cubi. Per una famiglia con consumi ridotti (400 metri cubi annui) l'impatto è minore, pari a un +8%. Lo scrive in un comunicato il sito Segugio.it. Chi ha attivato una tariffa variabile, indicizzata alla quotazione sul mercato italiano del gas Psv, può sfruttare nel primo mese dell'anno nuovo un prezzo più basso del metano, con l'indice del mercato all'ingrosso passato da circa 45 centesimi a 38 centesimi per metro cubo (-15%). In generale, il prezzo del gas per il 2024 è previsto attualmente a ridosso dei 40 centesimi per metro cubo, valore simile a luglio 2021, prima della crisi energetica. Combinando l'effetto dell'Iva e il calo dei prezzi all'ingrosso, risulta che una famiglia tipo con un contratto a prezzo variabile registrerà un rincaro della spesa del 6% (a parità di consumo) tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Il ripristino dell'Iva ordinaria è arrivato a gennaio di quest'anno dopo oltre due anni di misure di sostegno. Nel corso del quarto trimestre del 2021, con i primi segnali di una crisi che sarebbe peggiorata in modo significativo nel 2022, il decreto Taglia Bollette applicò una riduzione al 5% dell'Iva per il gas, indipendentemente dallo scaglione di consumo. L'Iva agevolata ha sostituito l'Iva ordinaria (del 10% fino a 480 metri cubi di consumo e del 22% oltre i 480 metri cubi oltre che sulle quote fisse) fino alla fine del mese di dicembre 2023.
Mercoledì 9 Ottobre 2024
Ultima oraGas, col ritorno dell'Iva al 22%, rialzo bolletta fino a 13%