Domenica 6 Ottobre 2024

Europa in crescita, indici USA contrastanti, Milano avanza del 1%

Le principali Borse europee mantengono una tendenza positiva, trainate dai risultati trimestrali di Richemont. In luce anche le banche e il dollaro si rafforza. Il petrolio sale, mentre l'oro e l'acciaio hanno performance contrastanti.

Borsa: Europa in rialzo, indici Usa contrastati, Milano +1%

Borsa: Europa in rialzo, indici Usa contrastati, Milano +1%

Le principali Borse europee mantengono un trend positivo nonostante l'avvio contrastato degli indici statunitensi. Milano registra un aumento dell'1,04%, Parigi dell'1%, Francoforte dello 0,65%, Madrid dello 0,31% e Londra dello 0,25%. In attesa dell'intervento della presidente della Bce Christine Lagarde al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, i titoli del settore del lusso stanno registrando un'impennata dopo i risultati trimestrali di Richemont (+10,48%), che hanno spinto anche Lvmh (+2,76%), Moncler (+1,76%) e Cucinelli (+1,25%). Le banche sono in luce grazie alle ipotesi di risiko, che oggi coinvolgono la Popolare Sondrio (+3,84%), con cui l'amministratore delegato di Unicredit (+2,97%) Andrea Orcel ha escluso l'acquisto. Buone performance anche per Bper (+3,89%), che condivide il socio Unipol (invariata), Banco Bpm (+1,69%) e Intesa (+1,05%), mentre Mps (+0,57%) si mostra più cauta. Nel resto d'Europa, Commerzbank (+2,95%), al centro di voci di aggregazioni o acquisizioni, Sabadell (+2,95%) e SolcGen (+1,66%) stanno registrando un'impennata. Il dollaro si rafforza a 0,92 euro e 0,79 sterline. Il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali risale sopra i 157 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 2 punti al 3,89% e quello tedesco in aumento di 0,8 punti al 2,32%. Il prezzo del petrolio (Wti) si consolida in rialzo (+0,95% a 73,26 dollari al barile), mentre il gas riduce il suo aumento (+1,85% a 28,23 euro al MWh), con l'attenzione rivolta alle scorte per l'inverno 2024/2025. L'oro rimane stabile (+0,01% a 2.011,5 dollari l'oncia), mentre l'acciaio inverte la sua tendenza (+0,62% a 3.903 dollari la tonnellata).