Venerdì 4 Ottobre 2024

'Disastri ambientali bruciano 210 miliardi, cancellano Pnrr'

Focus Censis-Cooperative, 1/3 valore danni Ue pagato da Italia

'Disastri ambientali bruciano 210 miliardi, cancellano Pnrr'

'Disastri ambientali bruciano 210 miliardi, cancellano Pnrr'

"È di 210 miliardi di euro il conto che disastri naturali e cambiamenti climatici hanno presentato al nostro Paese. Si tratta di un costo pesantissimo pari all'intero importo del Pnrr e a 10 manovre finanziarie. Di questi 210 miliardi ben 111 sono determinati dagli effetti dei cambiamenti climatici. Ecco perché la cura del territorio non è un costo, ma un investimento sul sistema paese". Lo dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative commentando i dati che emergono dal Focus Censis Confcooperative 'Disastri e climate change conto salato per l'Italia' che certifica, dati alla mano, come negli ultimi 40 anni 1/3 del valore dei danni provocati da eventi estremi nella Ue sia stato 'pagato' dall'Italia. "Venendo agli ultimi anni parliamo di 42,8 miliardi solo dal 2017 al 2022. Nel 2022 è costato quasi 1% di Pil, lo 0,9% per l'esattezza, pari a 17 miliardi circa: un importo - precisa Gardini - poco inferiore a una manovra finanziaria". Dall'analisi emerge che ben una Pmi su 4 è minacciata, "perché - spiega Gardini - localizzate in comuni a rischio frane e alluvioni e presentano una probabilità di fallire del 4,8% più alta di quella delle altre imprese una volta che si sia verificato l'evento avverso". L'agricoltura è il settore più colpito: solo nel 2022 si sono persi circa 900 milioni.