Parte il primo febbraio, con la nomina della commissione dei 'saggi', l'articolato iter di Confindustria per l'elezione del nuovo presidente. La data cruciale sarà il 4 aprile quando, nel consiglio generale di via dell'Astronomia, gli industriali voteranno per la designazione del prossimo leader. Da quel momento ci sarà un nome solo che porterà avanti il percorso previsto per l'elezione, presentando programma e squadra di presidenza (il 18 aprile), e per arrivare al voto dell'assemblea, il 23 maggio. Sarà quello il giorno del passaggio di consegne, alla scadenza per Carlo Bonomi dei quattro anni di un mandato che nell'immediato per statuto non è rinnovabile. Nelle regole di Confindustria serve una base di consenso, dimostrabile, per iscritto, già per poter presentare la propria candidatura alla commissione di designazione, i 'tre saggi', nella prima settimana dal suo insediamento (almeno il 10% dei voti rappresentati nell'assemblea o dei componenti del consiglio generale) o al termine delle consultazioni per essere ammessi di diritto alla fase successiva e arrivare quindi al voto di designazione (almeno il 20% dei voti rappresentati nell'assemblea). I tre saggi riceveranno le eventuali candidature e ne potranno far emergere altre dalla "più ampia consultazione" - è il compito che gli assegna lo statuto - dei presidenti di tutte le articolazioni del sistema di rappresentanza e degli altri componenti del consiglio generale. Solo al termine delle consultazioni, pesando il consenso, la commissione individuerà uno o più candidati e li inviterà a illustrare il programma di fronte al consiglio generale almeno due settimane prima del voto che, il 4 aprile, a scrutinio segreto, designerà il nome che verrà portato il 23 maggio al voto dell'assemblea.
Giovedì 7 Novembre 2024
Ultima oraConfindustria, con i saggi parte la corsa alla presidenza