Domenica 6 Ottobre 2024

Borsa europea in calo del 1% a causa dei tassi e della Cina

Le Borse europee e Wall Street sono in ribasso a causa dei dati negativi sull'inflazione e dei timori sulla crescita economica. I titoli dell'energia e quelli esposti alla Cina sono i più colpiti, mentre le banche beneficiano dei tassi alti.

Le Borse europee si trovano ancora sotto pressione a metà mattina, con gli indici in calo di circa un punto percentuale. Anche a Wall Street, i future sono in territorio negativo, con quelli del Nasdaq in calo dello 0,7% e quelli dell'S&P 500 dello 0,4%. Milano e Francoforte registrano un calo dell'1%, Parigi dell'1,1% e Londra dell'1,6%. Questo è dovuto ai dati sopra le aspettative sull'inflazione britannica di dicembre, che allontanano la possibilità di un taglio dei tassi da parte della Bank of England. I rendimenti dei titoli di Stato sono in aumento, con il rendimento del Btp al 3,84% e lo spread con il Bund che si allarga leggermente a 158 punti. I mercati stanno reagendo alla conferma del dato flash dell'inflazione dell'eurozona di dicembre al 2,9%. Inoltre, i dati poco incoraggianti provenienti dalla Cina riguardo ai consumi, al mercato immobiliare e ai prezzi stanno generando segnali di deflazione. I banchieri centrali si mostrano cauti riguardo a un possibile taglio dei tassi, con la presidente della Bce, Christine Lagarde, che invita i mercati a non essere "troppo ottimisti". I timori sulla crescita stanno influenzando anche le commodities energetiche, con il petrolio in calo del 2% (Wti a 70,9 dollari e Brent a 76,8 dollari) e il gas europeo che cede il 3,9% a 28,5 euro. A Piazza Affari, i titoli dell'energia e quelli più esposti alla Cina stanno soffrendo, con Moncler (-2,6%), Terna (-2,3%), Italgas (-2,3%), Cucinelli (-2,2%), Iveco (-2,2%), Snam (-2%), Pirelli (-2%) ed Enel (-1,9%) in testa ai ribassi. Al contrario, le banche stanno beneficiando dei tassi alti, con Mps (+1,3%) e Banco Bpm (+1%), e Tim (+1%) dopo l'approvazione del governo per la cessione della rete.