Avvio di seduta pesante per le Borse europee, che risentono dei timori sulla crescita della Cina e sulla traiettoria del taglio dei tassi, che i recenti dati sull'inflazione spingono a guardare con meno ottimismo di un mese fa. Milano cede lo 0,8%, Francoforte lo 0,9%, Parigi l'1,1% e Londra l'1,3%, con il listino della City maglia nera dopo un'inattesa ripresa dell'inflazione britannica a dicembre. Al malumore degli investitori hanno contribuito alcuni dati macroeconomici cinesi, che hanno evidenziato il permanere della debolezza del mercato immobiliare di Pechino, una crescita della spesa per consumi sotto le attese e la persistenza di spinte deflazionistiche, nonostante una crescita nel 2023 del 5,2%, in linea con l'obiettivo del governo di un Pil "attorno al 5%". Intanto da Davos la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha invitato a non "cantare vittoria" nella lotta all'inflazione, pur ritenendo "probabile" un taglio dei tassi entro l'estate. In attesa del dato finale sull'inflazione dell'Eurozona a dicembre (+2,9% quello flash), i bond cedono terreno, con il rendimento del Btp italiano in rialzo di cinque punti base, al 3,87%, mentre lo spread tra Btp e Bund si allarga di quasi tre punti, a quota 159. Sui listini europei soffrono i titoli dell'energia (-1,6%), in scia ai forti ribassi del prezzo del petrolio, con il Wti che cede l'1,8% a 71,1 euro, mentre il gas cede ad Amsterdam il 2,7% a 28,9 euro. Male anche il lusso e l'abbigliamento (-1,5%) e le auto (-1,4%), tra i settori più esposti alla Cina, mentre i timori sulla crescita globale affossano anche le materie prime (-1,4%). A Piazza Affari i titoli peggiori sono Moncler (-1,7%), Pirelli (-1,6%), Cucinelli (-1,6%), Erg (-1,5%) ed Hera (-1,4%) mentre corre Tim (+2,4%), in scia al via libera del governo alla vendita della rete, e tengono le banche, con Mps (+0,9%) e Mediobanca (+0,4%).
Giovedì 10 Ottobre 2024
Ultima oraBorsa: Europa pesante con Cina e tassi, scivola il petrolio