
Borsa: Europa incerta con il dilemma tassi, giù il petrolio
Le borse europee sono fiacche dopo i rialzi delle ultime sedute, con gli investitori che restano alla finestra in attesa di conferme dal quadro macroeconomico per la loro scommessa di un taglio dei tassi già a metà del 2024. Londra cede dello 0,3%, Parigi e Milano dello 0,2%, mentre Francoforte avanza dello 0,1% e Madrid dello 0,2%. Anche i future su Wall Street sono deboli dopo la buona seduta di venerdì, quando gli investitori non hanno mostrato preoccupazione per le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che non ha escluso nuovi rialzi dei tassi, qualora necessario, ma ha anche parlato di una politica monetaria "ben instradata in territorio restrittivo". In attesa di ascoltare le parole della presidente della Bce, Christine Lagarde, i titoli di stato sono fiacchi: il rendimento dei Btp sale di 3 punti base al 4,12%, così come lo spread con il bund, che si apre a 176 punti. Forti vendite sul petrolio (-1,5%), con il mercato che non crede che il taglio della produzione deciso dall'Opec+ sarà in grado di sostenere i prezzi. Il Wti scende appena sotto i 73 dollari al barile, mentre il Brent tratta a 77,77 dollari. Male anche il gas, con i future Ttf in calo del 3,6% a 41,93 euro. Tra le materie prime brilla l'oro (+1,3% a 2.0771 dollari), che in nottata ha sfondato quota 2.100 dollari l'oncia. A Piazza Affari vanno male i petroliferi, con Saipem (-2,8%) ed Eni (-1,8%), mentre corrono Nexi (+2,1%) e Mps (+1,9%).