Un gruppo di banche piccole, concentrate sull'attività tradizionale del credito, potrebbe scegliere la strada dell'aggregazione per risolvere i loro problemi di inefficienza legati soprattutto all'alto costo del personale e alle spese in tecnologia. E' quanto suggerisce la Nota d Stabilità e vigilanza della Banca d'Italia dedicata all'analisi dei costi delle banche italiane meno significative (quelle vigilate direttamente da Via Nazionale ndr) suddivise in 'tradizionali', 'operanti nel risparmio gestito' e nel 'credito specializzato'. Nello studio si sottolinea come le banche tradizionali non siano necessariamente le meno efficienti perchè "il fenomeno non è di natura sistemica bensì ascrivibile alla condizione specifica di singoli intermediari, oggetto di attenta valutazione da parte della Vigilanza nell'ambito delle attività di supervisione". Queste banche, rilevano gli esperti dell'istituto centrale, è composto da "banche di piccola dimensione, in cui la componente dirigenziale, pur esigua in termini unitari, ha un peso sulla compagine aziendale pari a circa il doppio di quello medio". Per un altro gruppo di intermediari meno efficienti l'elevato cost/income deriva invece principalmente dall'alta incidenza delle altre spese amministrative, in particolare quelle informatiche".
Venerdì 8 Novembre 2024
Ultima oraBankitalia, 'strada fusione per banche piccole inefficienti'