Sabato 5 Ottobre 2024

Associazioni indotto dell'Ex Ilva annunciano la sospensione delle attività a partire da domani

Le associazioni Aigi, Casartigiani e Confapi Industria sospendono le attività lavorative presso lo stabilimento siderurgico di Taranto a causa della mancanza di tutela dei crediti vantati. La ripresa sarà possibile solo con la messa in sicurezza dei crediti e la creazione di un tavolo permanente sul futuro dello stabilimento. Si prevede il ricorso all'amministrazione straordinaria. I crediti ammontano a 120 milioni di euro.

Ex Ilva: associazioni indotto, 'da domani stop attività'

Ex Ilva: associazioni indotto, 'da domani stop attività'

Le associazioni Aigi, Casartigiani e Confapi Industria hanno annunciato che tutte le attività lavorative svolte dalle imprese associate nello stabilimento siderurgico di Taranto saranno sospese a tempo indeterminato a partire dalle ore 6 di domani. Questa decisione è stata presa a causa della mancanza di rassicurazioni sulla tutela dei crediti vantati nei confronti di Acciaierie d'Italia. Le associazioni hanno precisato che, per responsabilità verso i lavoratori, la comunità e il territorio, saranno garantite solo le prestazioni relative alla sicurezza degli impianti. La ripresa delle attività potrà essere presa in considerazione solo se tutti i crediti maturati entro il 31 dicembre 2023 saranno messi in sicurezza e se verrà istituito un tavolo permanente per discutere del futuro dello stabilimento e dell'economia della città. Le tre associazioni hanno rilevato che le trattative tra il settore pubblico e privato sono state inconcludenti e che è probabile che si ricorra all'amministrazione straordinaria come alternativa all'assenza di un accordo tra i soci. Attualmente, le imprese hanno crediti per un valore di 120 milioni di euro nei confronti di Acciaierie d'Italia, relativi a fatture emesse e non incassate entro il 31 dicembre scorso. Questi crediti rischiano di diventare inutilizzabili in caso di amministrazione straordinaria, come accadde nel 2015 quando l'indotto perse 150 milioni di euro a seguito della stessa procedura.