Per le associazioni ambientaliste Greenpeace, Kyoto club, Legambiente, e Wwf Italia "il piano Mattei puzza di gas". Lo affermano in una nota congiunta spiegando che "anche se la presidente non lo ha esplicitamente nominato, in realtà è molto chiaro che nel Piano Mattei le rinnovabili non sono protagoniste, protagonista è ancora il gas, insieme ai disegni Eni sui biocarburanti. È una visione miope sul futuro energetico del Paese e sul concetto di transizione ecologica". Secondo le ong, "il suo unico obiettivo pare essere quello di trasformare l'Italia in un hub energetico del gas attraverso una cooperazione che passa dall'Africa e dalle fonti inquinanti, aumentando la dipendenza energetica del Paese". Il Piano, si legge nella nota, "rischia seriamente di compromettere gli impegni esistenti per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi e quelli presi nelle due ultime Cop sul clima". Al governo Meloni "chiediamo un incontro per presentarle il vero piano energetico di cui ha bisogno l'Italia, per diventare l'hub delle rinnovabili", che - scrivono le associazioni - "devono rappresentare l'asse portante della politica di decarbonizzazione dell'Italia e sostituire le fonti fossili. Il Paese ha tutte le carte in regola per diventare l'hub delle energie rinnovabili puntando su fonti pulite, efficienza, reti e accumuli, ma perché ciò avvenga è necessario un approccio di leadership audace, innovativo e inclusivo e che punti anche ad un aggiornamento ambizioso del Pniec".
Venerdì 8 Novembre 2024
Ultima oraAssociazioni ambientaliste, 'il piano Mattei puzza di gas'