Le Borse asiatiche hanno chiuso la seduta in ribasso, mentre gli investitori prendevano in considerazione le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che venerdì scorso non aveva escluso l'ipotesi di ulteriori rialzi dei tassi, pur sottolineando come la politica monetaria fosse "ben instradata in territorio restrittivo". Tokyo ha perso lo 0,6%, Hong Kong ha registrato un calo dell'1,1%, Shanghai e Shenzhen hanno perso lo 0,3%, mentre Seul è salita dello 0,1% e Sydney dello 0,7%. Contrastati anche i future, con quelli sull'Europa in leggero rialzo e quelli sugli indici statunitensi in calo frazionale. Dopo che venerdì Wall Street aveva sfidato Powell, prezzando nei Fed swap un taglio dei tassi a maggio, oggi le Borse sono più caute, i rendimenti dei Treasury stanno risalendo e anche il dollaro sta recuperando terreno rispetto alle altre valute. La generale debolezza del biglietto verde contribuisce al rally dell'oro (+1,5% a 2.074 dollari l'oncia), che nella notte ha toccato i 2.135 dollari, segnando un nuovo record storico. Sul fronte energetico, il petrolio ha perso poco meno dell'1%, con il Wti che è sceso a 73,41 dollari e il Brent a 78,18 dollari, mentre il mercato è scettico sul fatto che il taglio alla produzione deciso dall'Opec+ sia in grado di riequilibrare il mercato e sostenere i prezzi. In forte calo anche il gas, con i future Ttf che hanno perso il 4,4% a 41,51 euro al megawattora.
Venerdì 8 Novembre 2024
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