Sabato 27 Aprile 2024

Tim si prepara al risiko delle tlc: "Vodafone-Iliad soluzione migliore"

L’ad Labriola: dopo l’estate potremo partecipare, ma prima il closing con Kkr

Tim si prepara al risiko delle tlc: "Vodafone-Iliad soluzione migliore"

Tim si prepara al risiko delle tlc: "Vodafone-Iliad soluzione migliore"

Tim punta dritta e senza incertezze a chiudere il suo riassetto con la vendita di Netco a Kkr. L’operazione, che aspetta solo il via libera dell’Antitrust per chiudersi, rappresenta per l’ad Pietro Labriola "le colonne d’Ercole", un punto di non ritorno superato il quale il gruppo può pensare di tornare a remunerare i suoi soci e rimettersi in gioco partecipando al risiko delle tlc. "Prima di tutto dobbiamo chiudere il nostro deal ma dopo l’estate potremo far parte del risiko, avremmo vantaggi sia a stare alla finestra che a partecipare attivamente", spiega Labriola presentando agli analisti il resoconto dell’ultimo anno. L’ad di Tim ‘tifa’ per la fusione Vodafone-Iliad: la soluzione migliore per sistemare il mercato eliminando un operatore mobile, mentre con Vodafone-Fastweb si verrebbe a proporre una piccola Telecom.

E anche per il dividendo, "cominceremo a considerarlo quando sarà chiuso il deal", ribadisce il direttore finanziario Adrian Calaza. Non si torna indietro, "il contratto con Kkr è vincolante. Appena l’Antitrust darà il via libera procederemo al closing e mi aspetto avverrà tra giugno e luglio", ribadisce Labriola. Ma per sapere cosa succederà dopo bisogna pazientare. Il piano di separazione "è in linea", aggiunge ricordando che "per la prima volta dal 2010 e per due anni consecutivi i risultati sono stati in linea o superiori alle stime: non molti ci avrebbero scommesso".

Il gruppo ha chiuso il 2023 confermando "la traiettoria di crescita dell’Italia con un aumento dell’Ebitda per tre trimestri consecutivi" e per la prima volta da 22 trimestri i ricavi da servizi di Tim in Italia sono tornati a crescere. "Le attività italiane si stanno muovendo verso una crescita strutturale e ServiceCo è ben posizionata per confermare questa tendenza: sarà capace di competere sul mercato in modo sano, dal punto di vista finanziario e strategico" sottolinea l’ad.

"Stiamo mantenendo le promesse di due anni fa anche sui costi: Abbiamo conseguito una piena disciplina che ci incoraggia a spingerci oltre", per esempio ricorda che dal 2025 l’impatto Dazn, i 500 milioni messi a riserva, scomparirà insieme a "parte degli errori del passato". "Ci riuniremo di nuovo tra tre settimane durante il Capital Market Day per aprire un capitolo completamente nuovo e parlare del futuro di Tim", conclude Labriola, dando appuntamento al 7 marzo con il piano 2024-2026.

Alberto Levi

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