Mercoledì 9 Ottobre 2024

Telermarketing, via al codice di condotta. Perché siamo bersagliati anche se iscritti al Registro delle opposizioni

L’esperto: “Ecco le sanzioni previste se non si rispetta”. E cosa succede alle aziende che non aderiscono? L’Unione consumatori: “Una foglia di fico, cambiamo la legge”

Telemarketing selvaggio: via al codice di condotta

Telemarketing selvaggio: via al codice di condotta

Roma, 18 marzo 2024 - Telemarketing selvaggio: il Garante privacy informa che con l’accreditamento dell’Organismo di monitoraggio (OdM) si completa l’iter per la piena applicazione del Codice di condotta che regola anche le attività di teleselling.

Ma quali garanzie avranno in più i consumatori, anche quelli che – pur iscritti al Registro delle opposizioni – continuano a ricevere le offerte commerciali a tutte le ore?

Per l’avvocato Vincenzo Colarocco il codice è un buon segnale,

“uno strumento importante per combattere le pratiche commerciali scorrette”.

Cosa succede per chi non aderisce

Ma cosa succede per chi non si adegua al codice? Intanto “l’ipotesi riguarda i piccoli, sub-appaltatori di grandi gruppi, che al contrario hanno aderito in modo totale - ragiona il legale -. In quel caso, però, c’è il rischio di perdere la commessa”.

Codice di condotta, quali garanzie

Ma quali sono le garanzie extra con il codice di condotta? Intanto il Garante chiarisce che il Codice, “acquisterà piena efficacia dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L’Autorità ha ritenuto che l’OdM - proposto da associazioni di committenti, call center, teleseller, list provider e associazioni di consumatori - sia in possesso dei requisisti previsti dal Regolamento Ue, tra i quali un adeguato livello di competenza, indipendenza e imparzialità per lo svolgimento dei compiti di controllo sull’applicazione del Codice da parte degli aderenti. Le società che aderiranno al Codice, si impegneranno ad adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati svolti lungo tutta la “filiera” del telemarketing. Dovranno raccogliere consensi specifici per le singole finalità (marketing, profilazione, ecc.), informare in maniera precisa le persone contattate sull’uso dei loro dati, assicurando il pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa privacy (opposizione al trattamento, rettifica o aggiornamento dei dati). Le società inoltre saranno tenute ad effettuare una valutazione di impatto nel caso svolgano trattamenti automatizzati, compresa la profilazione, che comportano un’analisi sistematica e globale di informazioni personali. Per contrastare il fenomeno del “sottobosco” dei call-center abusivi il Codice di condotta stabilisce l’applicazione di una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni contratto stipulato a seguito di un contatto promozionale senza consenso”.

La posizione dell’Unione nazionale consumatori

Eppure dall’Unione nazionale consumatori arriva una stroncatura netta. “Una foglia di fico inutile. Non è il primo codice di condotta. Già in passato sono stati approvati, ma si sono dimostrati irrilevanti”. Così il presidente Massimiliano Dona. “Purtroppo i codici di condotta sono superflui per i call center che rispettano le norme mentre non servono a nulla per chi viola sistematicamente le regole, fa telefonate moleste e aggressive, cerca di stipulare servizi non richiesti, contando sull’impunità”, prosegue Dona. “Per questo urge una modifica della legge che preveda indennizzi automatici per i consumatori tormentati al telefono nonostante siano iscritti al Registro delle opposizioni, che tale pratica commerciale sia considerata anche scorretta, sanzionabile dall’Antitrust, così da raddoppiare i controlli e le sanzioni. Infine si deve tornare al sistema dell’opt in vigore fino al 2009, prima che il legislatore facesse la pessima pensata di peggiorare la situazione, dando il via all’attuale giungla”, conclude Dona.

Perché siamo tormentati dal telemarketing nonostante il Registro delle opposizioni

Avvocato Colarocco, ma perché siamo tormentati dalle chiamate indesiderate anche se siamo iscritti al Registro delle opposizioni? “Perché molto probabilmente abbiamo rilasciato il consenso da qualche parte, basta un flag”, mette in guardia il legale. E se un’azienda aderisce ma poi viola il codice? “Allora viene sanzionata, e la multa è doppia”, chiarisce Colarocco. Per la cronaca: oggi le multe oscillano tra lo 0,49% e l’1% del fatturato.