Bruxelles, 4 novembre 2023 – Sale leggermente il peso di tasse e contributi in Italia e il Paese scala la classifica europea sugli oneri sociali complessivi, portandosi dal settimo al sesto posto.

È quanto emerge da un'analisi Eurostat. Nel 2022 le imposte e i contributi sociali in Italia hanno avuto un'incidenza sul Prodotto interno lordo pari al 42,9%, rispetto al 42,8% del 2021. Nel 2022 il rapporto complessivo delle tasse sul Pil, la somma cioè delle imposte e dei contributi sociali netti in percentuale del Pil, si è attestato nell'Ue al 41,2%, in calo rispetto al 41,5% del 2021.
Nell'eurozona, le entrate fiscali sono rimaste stabili al 41,9%.
Tra i diversi Paesi dell'Ue, i costi sociali e fiscali pesano di più dell'Italia solo in Francia, Belgio, Austria, Grecia e Finlandia. Si attestano poi sopra la media europea anche Svezia (42,4%) e Germania (42,1%).
In termini assoluti, le entrate derivanti da imposte e contributi sociali nell'Unione nel corso del 2022 sono aumentate di 480 miliardi di euro rispetto al 2021, portandosi a 6.549 miliardi di euro. Restano comunque significative le differenze tra i diversi Paesi dell'Ue. Le quote più alte ditasse e contributi sociali in percentuale sul Pil si sono registrate in Francia (48%), Belgio (45,6%) e Austria (43,6%). All'opposto si trovano Irlanda (21,7%), Romania (27,5%) e Malta (29,6%) dove si registrano i rapporti più bassi di fiscalità e contributi sociali rispetto al Pil. Considerando invece la variazione dal 2021, il maggiore aumento è stato registrato a Cipro, dove il rapporto è passato dal 34,8% al 36,5% nel 2022. In base al rapporto Eurostat il rapporto tasse/Pil n crescita anche in Ungheria (dove è passato dal 33,9% al 35,1%). Il calo maggiore si è registrato invece in Danimarca, dove il rapporto è passato dal 48,3% al 42,5%, seguito dalla Polonia (dal 37,6% al 35,3%). Tra i grandi Paesi, infine, la Germania vede una flessione nel corso dell'anno al 42,3%, dal 42,1% del 2021. La Francia registra un chiaro aumento portando costi sociali e fiscalità al 48% del Pil, dal 47% del 2021. Limatura dal 38,6% al 38,3% per la Spagna.
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