Lunedì 29 Aprile 2024

Salone del Mobile, occhi sul futuro. Una vetrina dell’eccellenza italiana

Fino al 21 aprile la 62esima edizione della più importante fiera mondiale del design. Tornano i buyer cinesi

Salone del Mobile, occhi sul futuro. Una vetrina dell’eccellenza italiana

Salone del Mobile, occhi sul futuro. Una vetrina dell’eccellenza italiana

Sipario alzato sul Salone del Mobile di Milano, giunto alla sua 62esima edizione. Il taglio del nastro ha visto schierati, alla Fiera di Rho, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. È toccato alla presidente dle Salone del Mobile, Maria Porro, fare gli onori di casa affiancata dal presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin e dal presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali. Sin dall’apertura dei tornelli una grande folla di persone si è messa in fila per entrare nei padiglioni della Fiera. Sono 1.950 gli espositori provenienti da 35 Paesi su una superficie di 174.457 metri quadri, e circa 600 i designer del SaloneSatellite, che celebra quest’anno 25 anni. Per questo all’apertura c’era anche Marva Griffin con una rappresentanza di giovani designer, uno per ogni Paese partecipante. Edizione che vede le schierate le due biennali, Eurocucina e Salone internazionale del bagno. Il Salone è un ecosistema "unico al mondo" e la parola chiave di questa ricchissima edizione è "evoluzione". Non solo.

È il ministro Urso a ricordare che "identità e innovazione sono i binari su cui si regge la sfida dell’Italia e del lavoro italiano nel mondo. Questa sfida la raccogliamo e siamo sicuri di vincerla insieme a voi". Nel suo discorso rivolto alla platea di imprenditori ricorda che "il Ministero non ha solo solo cambiato nome ma ha cambiato ‘mission’. Al centro della nostra attenzione ci sono le imprese, le persone ‘che fanno’ e ‘il made in Italy’ in quanto eccellenza e avanguardia del prodotto e delle imprese e voi siete tutto ciò che vogliamo rappresentare". Dal canto suo, una felicissima Maria Porro, ricorda appunto che il Salone è "più che mai una città intercontinentale", che "la parola chiave è evoluzione", il modo migliore per reagire "a un momento complesso. Il Salone è stato il primo evento internazionale in presenza dopo la pandemia. E ci aspettiamo un grande successo, anche per le biennali della cucina e del bagno, con un’alta qualità di prodotti, nel rispetto del pianeta, e una grande piattaforma di networking commerciale". Claudio Feltrin, presidente di Federlegno Arredo, rimarca il fatto che "dimostriamo ogni anno con questo evento di poter difenderci e progredire. Le aziende presentano questa vetrina con tutto il meglio fatto durante l’anno nel processo di ricerca e sviluppo".

Passi avanti, aggiunge, sono stati fatti: sulla sostenibilità "si racchiude la sfida del futuro su cui non possiamo tirarci indietro". Su questo tema, evidenzia il numero uno di FederlegnoArredo, "stiamo facendo un grande lavoro di sensibilizzazione alle imprese, soprattutto per quanto riguarda i giovani". Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolinea come "il Salone del Mobile è molto più di un evento fieristico, perché insieme al ‘fuori salone’ rappresenta un vero e proprio motore economico e culturale per Regione Lombardia". Sul concetto di "innovazione carattere fortemente connaturato al Dna delle aziende lombarde", insiste anche il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani, mentre Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, puntualizza che "il Salone intercetta il futuro".

Poi, certo, sono i numeri che comandano il mercato. E il "design arredo lombardo occupa 48,5 mila addetti e si compone di 7,7 mila unità locali di aziende che esportano per 5 miliardi di euro, pari al 30 % del totale export nazionale del settore", fa notare Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. Per Spada sono "numeri significativi che testimoniano la forza delle nostre imprese che attraverso idee, innovazione e talento sono orgoglio del Paese". Queste realtà, infatti, "sono la spina dorsale del Made in Italy e svolgono un ruolo decisivo per far sì che l’Italia sia la seconda manifattura più importante d’Europa". Per il numero uno di Assolombarda "è fondamentale, quindi, valorizzarle il più possibile attraverso manifestazioni come il Salone del Mobile".

"Chi non vorrebbe avere il Salone, che è un ritorno da tanti punti di vista?", dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Questa eccellenza è un patrimonio prezioso ma dobbiamo alimentarlo e sostenerlo, anno dopo anno, con il lavoro tra istituzioni, imprese, università e tessuto economico. Nulla ci è dato in eterno...".

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