Mercoledì 14 Maggio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Quanto costa gestire investimenti

La gestione dei costi di un investimento, cosa deve essere valutato e quali sono gli strumenti a disposizione.

Costa degli investimenti - Crediti iStock Photo

Costa degli investimenti - Crediti iStock Photo

Roma, 8 deicembre 2024 – Quando si effettua un investimento lo si fa principalmente nell’ottica di riuscire ad avere un ritorno economico che superi i costi sostenuti per l’operazione. Si cerca, dunque, un margine di guadagno che, come evidente, potrà essere stimato soltanto avendo ben chiare quali saranno le spese che dovranno essere sostenute. All’investitore è chiesto di effettuare un’attenta analisi ex ante a qualsiasi operazione, così da farsi trovare pronto e adeguatamente coperto quando ci saranno da affrontare le spese. Utile, specie per i meno esperti, può essere farsi aiutare in questa fase da consulenti che, tuttavia, rappresenteranno un’altra voce di costo che bisognerà prendere in considerazione.

Costi di un investimento, il Kid

Uno strumento molto utile per avere un’idea dei costi di un’operazione di investimento è il Kid, Key Information Document, ovvero il Documento contenente le informazioni chiave. Si tratta di un vero e proprio manuale che, per legge, deve essere fornito all’investitore in fase di valutazione dell’investimento e che contiene al suo interno una serie di dati molti utili come, per esempio, quelli sul profilo rischio/rendimento dell'investimento.

Vi è poi un altro aspetto che deve essere preso in considerazione e cioè che i costi stimati prima di un investimento potrebbero non essere gli stessi che andranno effettivamente sostenuti nel tempo. C’è un discreto livello di imprevisto ed errore di valutazione che deve essere preso in considerazione. Qui, per una valutazione ex post, uno strumento molto utile è il documento di rendiconto su costi e oneri che viene messo a disposizione dalle banche una volta all’anno (entro il 30 aprile di ogni anno). Grazie a esso si potranno conoscere i costi che sono stati effettivamente sostenuti per gli investimenti effettuati attraverso fondi e polizze, così come il riepilogo completo di tutte le spese che si sono rese necessarie (costi di custodia, amministrazione, acquisto e vendita titoli, consulenza, gestione).

La struttura del rendiconto

Focalizziamo ora l’attenzione sul rendiconto offerto dalle banche. Ogni istituto di credito segue delle regole diverse in merito a modelli, formati e nomi dei documenti, pur dovendosi tutti attenere alla presenza di specifiche categorie di costo che devono essere elencate, quali quelli per:

- i servizi di investimento e accessori;

- i prodotti finanziari e le loro commissioni;

- i costi di distribuzione.

In alcuni casi, inoltre, il rendiconto può contenere anche ulteriori informazioni, come il rendimento complessivo lordo e al netto dei costi degli investimenti. In ogni caso, il consiglio è quello di rivolgersi alla propria banca per chiedere tutte le informazioni specifiche di cui si ha bisogno.

L’importanza di conoscere i costi

In base a quanto detto in precedenza, appare evidente che gli investitori non possano non effettuare una corretta valutazione dei costi che dovranno essere sostenuti. Solo in questo modo si eviterà di erodere il proprio capitale nel tempo. Strumento utili per effettuare investimenti informati sono, come detto, il Kid e il rendiconto annuale della propria banca, con il risparmiatore/investitore che per avere successo nelle sue operazioni dovrà imparare a leggerli nella maniera corretta anche avvalendosi della collaborazione di consulenti specializzati.