Martedì 30 Aprile 2024

Pam, un Panorama sostenibile e senza frontiere

Il gruppo veneto punta ad aprire nelle capitali europee

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di Ugo Cennamo

Sostenibilità e nuove frontiere. Sono questi gli obiettivi per il futuro ed è lo stesso Gianpietro Corbari, ad di Pam Panorama, a illustrare le strategie di un gruppo che da sessant’anni opera nella grande distribuzione. Per dimostrare un impegno che va oltre gli slogan, indossa mascherina d’ordinanza, stivali da lavoro e impugna la vanga per piantumare il primo dei seicento alberi che andranno a ripopolare la zona bochiva di Enego nell’altopiano di Asiago duramente colpita dalla tempesta Vaia nel 2018. "Abbiamo deciso di contribuire a ripopolare questi splendidi boschi – spiega – in un territorio a noi caro e verso il quale sentiamo un forte senso di appartenenza perché in Veneto è il nostro quartier generale e qui negli anni Sessanta è stato aperto il nostro primo supermercato".

Sostenibilità che non passa solo dal meritorio impegno per questa terra magicamente raccontata da Mario Rigoni Stern, nato e vissuto in queste vallate, ma anche attraverso la valorizzazione delle eccellenze del territorio, quelle che Pam porta negli scaffali, offrendo un’opportunità anche a piccole aziende che investono sulla qualità più che sulla quantità. "Crediamo – continua Corbari – sia necessario valorizzare e aggregare realtà che lavorano con passione offrendo opportunità di crescita".

Una rete di buyer, veri e propri ‘cacciatori di eccellenze’ a loro volta selezionati sulla base di provate competenze, setaccia l’Italia per individuare le aziende e quindi i prodotti in possesso degli standard di qualità necessari per mostrarsi nei 1086 negozi Pam distribuiti sul territorio. "A differenza di quanto accadeva in passato nel mondo della grande distribuzione, Pam è sensibile – spiega – a quella che è la domanda intercettando le esigenze del consumatore: a seconda della regione in cui si trovano i nostri negozi privilegiamo le abitudini consolidate connesse alle produzioni locali".

Un esempio pratico: la mozzarella di bufala avrà più spazio in Campania e il formaggio Asiago in Veneto, ma entrambi i prodotti, dal momento in cui entrano a far parte della famiglia dei marchi di qualità adottati da Pam, arricchiscono l’offerta da Nord a Sud.

Ma se la sostenibilità rappresenta uno dei punti di forza della strategia Pam, Gianpietro Corbari culla un sogno nel quale crede fermamente.

Confortato da un fatturato aziendale in costante crescita nel corso degli ultimi due anni (2,6 miliardi nel dicembre 2019) e a una rete di distribuzione che spazia dai ‘piccoli’ Pam Local ideali per i centri storici ai Pam City e ai discount iN’s (in costante crescita dopo il periodo di lockdown in virtù anche di una crisi economica che porta il consumatore a prestare grande attenzione al prezzo oltre che alla qualità), Pam punta a varcare i confini nazionali. "Vedrei bene – spiega Corbari – nelle grandi capitali europee, in primis Parigi e Londra, vetrine molto simili a quelle dei nostri Pam Local, negozi di dimensioni limitate che puntino sulle nostre eccellenze, apprezzate e riconosciute in tutto il mondo".

Pam guarda lontano, ma non dimentica un’altra tendenza in crescita, ovvero la spesa consegnata a domicilio: Pam a Casa con un clic (pamacasa.pampanorama.it) mostra tutte le etichette sugli schermi di pc e cellulari che, una volta selezionati, dagli scaffali arrivano direttamente nelle dispense delle nostre case. Facendo risparmiar tempo ed evitando spostamenti: anche questo è un modo per dimostrarsi più che mai sostenibili.

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