Sabato 27 Luglio 2024

Nuovi guai per l’influencer. Scaricata anche da Pigna

La Cartiera lombarda ha comunicato di aver interrotto la collaborazione

Nuovi guai per l’influencer. Scaricata anche da Pigna

Nuovi guai per l’influencer. Scaricata anche da Pigna

Stop ai rapporti commerciali con le aziende collegate a Chiara Ferrangi. La notizia arriva dalla Cartiera Paolo Pigna Spa. La decisione dei vertici aziendali della società cartiera, è stata assunta, spiegano fonti vicine all’azienda, "nel rispetto del proprio codice etico aziendale, che si può consultare anche sul portale pigna.it, che esclude la collaborazione con soggetti terzi sanzionati dalle autorità competenti per aver assunto un comportamento non etico, corretto e rispettoso delle leggi".

Quanto deciso dall’azienda, che ha sede ad Alzano Lombardo (Bergamo), conferma le voci, rimbalzate su alcuni organi di stampa, sulla cessazione della collaborazione con l’influencer basate anche sulla rimozione della pagina ‘Chiara

Ferragni Limited Edition’ sul sito della Pigna: il risultato, aprendo la pagina è "Errore 404". La collaborazione tra Pigna e le aziende che fanno riferimento a Chiara

Ferragni "è stata di natura unicamente commerciale - tengono a precisare dall’azienda - e ha riguardato la realizzazione di linee di prodotti di cancelleria per la scuola e per l’ufficio".

Quella di Pigna è solo l’ultima delle defezioni di aziende e committenti dell’influencer dopo lo scandalo del pandoro Balocco.

E se Ferragni sta tentando nel frattempo di risalire la china, sono ancora problematiche in termini di promozione le sue uscite pubbliche. L’ultimo caso riguarda l’hotellerie de Mascognaz a Champoluc, in Valle d’Aosta. Le foto sul profilo Instagram dell’imprenditrice dalla struttura hanno infatti generato una pioggia di commenti negativi e di insulti all’albergo. Certo, purché se ne parli: i follower dell’impresa turistica, in poche ore, sono saliti di 10mila, con annesso pieno di prenotazioni. L’albergo, prima di postare sul proprio profilo Instagram, aveva chiesto il permesso direttamente a Ferragni che già aveva caricato alcune foto sul suo account. Una mossa azzeccata in termini di risultati economici. La direzione comunque precisa: "È venuta come cliente normale, abbiamo disabilitato i commenti e segnalato a Google recensioni negative inappropriate".