
"Nuove regole, la via italiana all’IA". Meloni mette sul piatto un miliardo
Il governo punta un miliardo sull’intelligenza artificiale. Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni in un video-messaggio al convegno "L’intelligenza artificiale per Italia". L’investimento passerà attraverso Cassa Depositi e Prestiti, "sia creando un nuovo fondo di investimento specializzato sull’IA, sia usando fondi di investimento già attivi a che coinvolgono questa tecnologia", ha precisato Meloni. E ha aggiunto: "È un meccanismo che chiaramente parte per fare moltiplicatore e che serve a attirare ulteriori investimenti". Meloni ha poi annunciato che il governo sta predisponendo "un provvedimento di legge che ha come obiettivo quello di stabilire alcuni principi, determinare le regole complementari a quelle del regolamento europeo che è in via di approvazione e individuare le misure più efficaci per stimolare il nostro tessuto produttivo".
Resta da capire quale sarà l’agenzia che supervisionerà il tutto, una misura richiesta dall’AI Act europeo. Prima indiziata è l’Agid, l’agenzia per il digitale guidata da Mario Nobile, che ha già ospitato il comitato di esperti impegnati a sviluppare la strategia del governo. Un indizio lo ha dato il sottosegretario con delega all’innovazione Alessio Butti durante il convegno: "Parliamo di un’agenzia e non di un’autorità indipendente", ha detto. "Un organismo con un ruolo di supporto all’attuazione della strategia nazionale, ma anche con funzioni di vigilanza e sanzioni". Funzioni che l’Agid ha già. Tra gli altri candidati ci sono il garante per la privacy e l’agenzia nazionale per la cybersicurezza.
La strategia, ha spiegato Butti, verrà invece messa a punto dal Comitato Interministeriale per la Trasformazione Digitale, presieduto dallo stesso sottosegretario. Tra gli altri punti della strategia, la costituzione di una Fondazione e di fondi finanziari per l’avvio di progetti di interesse nazionale. Non si pensa solo alle startup e alle imprese, ma anche al mondo della ricerca e alla responsabilità politica in materia di AI, che andrà integrata nella normativa sul golden power.
Su questo tema non interviene l’AI Act, in approvazione oggi al Parlamento europeo. In base a uno studio di Accenture, solo in ambito Pa saranno almeno 35 mila i nuovi posti di lavoro creati dall’intelligenza artificiale. L’attuazione del Pnrr inoltre, contribuirà a creare un ambiente favorevole all’innovazione e all’uso delle nuove tecnologie, rendendo l’esperienza dei cittadini sempre più efficace, rapida, personalizzata ed inclusiva. "L’intelligenza artificiale rappresenta una delle sfide più rilevanti del nostro tempo ed è cruciale che l’Italia si posizioni in modo strategico", ha sottolineato Franco Turconi di Accenture Italia. "Dei tre ingredienti fondamentali per l’adozione dell’AI – infrastrutture, tecnologie e conoscenze – il terzo è quello che rappresenta l’opportunità più interessante per il nostro Paese per via dell’enorme potenziale che università, centri di ricerca, osservatori e istituzioni possono giocare". E ha aggiunto: "In questo quadro, un continuo scambio di esperienze tra pubblico e privato è vitale per promuovere uno sviluppo virtuoso e responsabile dell’intelligenza artificiale".