Multe in base al reddito: Italia pronta alla svolta. Gli esempi di Svizzera e Finlandia

Il viceministro Bignami: provvedimento allo studio nella revisione del codice della strada. Come funziona all'estero

Roma, 12 dicembre 2022 - Multe in base al reddito: torna a parlarne il viceministro dei trasporti Galeazzo Bignami - che qui l'aveva anticipata a Qn.net, agganciandosi alla revisione del codice della strada annunciata oggi da Matteo Salvini. E promette un approfondimento sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni. 

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"Multe proporzionate al reddito"

Chiarisce al telefono con un esempio il numero due del ministero:  "Chi ha un reddito dieci volte superiore a quello di un operaio, se gli applichi la stessa sanzione avrà un'afflizione marginale. Quindi la multa va correlata al reddito. Ci stiamo lavorando, sono convinto che il tema vada approfondito. Non è un esproprio proletario, resta fermo il principio dell'afflizione ed è anche una misura con funzione deterrente". Ma come va all'estero? Ecco una panoramica nei diversi Paesi e il parere di Andrea Stocchetti, professore di Mobilità sostenibile all’Università Ca’ Foscari.

Finlandia e Norvegia

Ricorda Stocchetti: "In Finlandia le sanzioni sono commisurate al reddito, senza limite. In Norvegia se si viene sorpresi ubriachi al volante sono previsti il sequestro del veicolo, il ritiro della patente e l'arresto. Le tre cose possono anche scattare tutte e tre insieme, gli elementi vanno modulati in base alla situazione. Un conto è se viene sorpresi in un parcheggio, altra cosa se si sta invece viaggiando in autostrada. Inoltre, l'eccesso di velocità non pagato subito può superare i mille euro". Da qui "la dissuasione a comportamenti irregolari".

Gran Bretagna

La Gran Bretagna è l'ultimo Paese ad aver introdotto la misura delle multe proporzionate al reddito, nel 2017. Mentre in Finlandia come si diceva non c'è limite, qui invece è stato fissato un tetto massimo di 2.500 sterline sulle autostrade e 1.000 nella restante viabilità. 

La sanzione proporzionata al portafoglio è una realtà anche in Germania, Danimarca, Svezia, Francia, Svizzera e Belgio. Stocchetti però avverte: "Ogni Paese ha i propri modelli. Ma una misura da sola non serve a nulla". Quindi mette in fila gli ingredienti per arrivare all'obiettivo di rudurre i morti sulle nostre strade: "Certezza della sanzione molto severa, un elemento fondamentale accompagnato a una capacità di controllo costante. All'estero non esiste la possibilità di fare ricorso per aspetti burocratici come invece capita in Italia". 

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