Una spinta al cambiamento culturale e politico per centrare gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030

DICIASSETTE giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Con l’obiettivo di sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di centrare i Sustainable Development Goals (SDGs), si apre oggi la settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Organizzata dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 320 organizzazioni del mondo economico e sociale, la manifestazione – che si terrà dall’8 al 24 maggio, in presenza e online, su tutto il territorio italiano e nel mondo grazie alla collaborazione con il Maeci – prevede centinaia di iniziative proposte dalle tante anime della società civile, ma anche curate direttamente dal segretariato dell’ASviS, eventi di rilevanza nazionale organizzati dagli aderenti dell’Alleanza e numerosi festival nei territori realizzati delle amministrazioni cittadine e delle università.

A soli 7 anni dalla scadenza dell’Agenda dell’Onu, il Festival rappresenta un appuntamento cruciale per fare il punto sui progressi effettuati e focalizzare l’attenzione sul lavoro ancora da fare, soprattutto alla luce delle ricadute della pandemia e della guerra in Ucraina sullo sviluppo sostenibile. Tali eventi hanno, infatti, rappresentato un freno alla transizione ecologica e alla cooperazione internazionale, oltre che sul fronte del multilateralismo. In Italia bisognerà dare concretezza alla riforma costituzionale degli Articoli 9 e 41, con l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi tra i diritti costituzionali, in un’ottica di giustizia intergenerazionale. Nel corso dell’anno continuerà l’implementazione del Pnrr e dovrà essere completata la programmazione da parte delle Regioni e dei Comuni dei fondi comunitari e nazionali 2021-27 (quasi 130 miliardi). A livello internazionale, numerosi grandi appuntamenti, come il G7, il G20 e la Cop 28, saranno fondamentali per riattivare il dialogo multilaterale.

Il Festival presenta, quest’anno, un format innovativo rispetto alle ultime edizioni: l’iniziativa diventa itinerante, viaggiando tra i territori della penisola da Nord a Sud e mettendo in evidenza anche i nuovi centri di ricerca creati dal Pnrr su discipline legate all’Agenda 2030. In calendario tappe a Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino, con 24 iniziative organizzate dall’ASviS e dai suoi Gruppi di lavoro; a Napoli il focus sarà sulle tematiche del sud e sulle disuguaglianze; a Bologna iniziative dedicate al pilastro ambientale dell’Agenda 2030 e in particolare al rapporto tra città e clima; a Milano focus su imprese, finanza e aspetti economici dello sviluppo sostenibile; a Torino una riflessione sul mondo della cultura. Il punto verrà fatto a Roma, il 23 e 24 maggio, con la consegna dei risultati del Festival durante l’evento conclusivo presso l’Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati.

Giulia Prosperetti

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