Domenica 1 Settembre 2024

Motori elettrici e case green:. Lenergy guida il cambiamento

GUARDARE ALLA NATURA per cercare nuove soluzioni e per copiarne l’incredibile capacità di adattamento. Un approccio che conosce bene l’azienda...

Motori elettrici e case green:. Lenergy guida il cambiamento

Motori elettrici e case green:. Lenergy guida il cambiamento

GUARDARE ALLA NATURA per cercare nuove soluzioni e per copiarne l’incredibile capacità di adattamento. Un approccio che conosce bene l’azienda Lenergy, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti per la massima efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, società che dal 2019 opera in tutta Italia con oltre 110 dipendenti e headquarter nella provincia di Pisa, a Fornacette, in quello che è l’asse industrializzato tra l’indotto Piaggio e il capoluogo toscano. L’azienda, che chiuderà il 2023 con circa 100 milioni euro di fatturato, ha conseguito la certificazione ESCo, uno strumento di garanzia riservato alle società di servizi energetici per dimostrare le conformità alle norme delle soluzioni offerte. La capacità di saper offrire risposte a un mercato in veloce evoluzione è la chiave di un’azienda che in pochi anni ha saputo conquistare uno spazio di rilievo nel panorama nazionale. Essere pronti ai cambiamenti cercando di intercettare in anticipo i segnali che arrivano dall’esterno è il mestiere che appartiene al fondatore di Lenergy, Enrico Lenzi (nella foto), attuale ceo. Un imprenditore che ha fatto delle sue origini un punto di forza. Proviene da un paese in provincia di Livorno che conta 800 anime. È stato un arbitro di calcio, per poi formarsi dal punto di vista commerciale all’interno di Pagine Gialle, fino a che non è arrivato alla conclusione di aprire una propria azienda.

Come nasce Lenergy?

"Nel settembre del 2019. Da pochissimo si era conclusa un’esperienza con un’azienda precedente durata circa sette anni, così mi sono ritrovato nella condizione di dover ripartire da capo. Con qualche collega ci siamo lanciati in questa avventura. Avevamo un accordo con Edison, un mandato per l’energia green, per il fotovoltaico, così abbiamo cominciato con i nostri tecnici e con gli installatori. Da subito abbiamo raggiunto numeri importanti".

Qualche mese dopo però lo scoppio della pandemia ha cambiato di nuovo tutto, cos’è successo?

"È stato il periodo più difficile, il mercato era paralizzato, poi ho pensato che l’unico prodotto che poteva interessare in quel momento era il climatizzatore. Così aggredimmo il mercato: in 3 o 4 mesi abbiamo installato 1.850 macchine, coprendo gran parte della nazione. Come? Con un sistema semplice: marketing all’85% online, erano i clienti a contattare noi e non il contrario. Inoltre, in un momento in cui molte aziende si sono fermate, la nostra grande forza è stato il garantire comunque un’installazione veloce entro 15-20 giorni".

Finito il momento dell’emergenza, comincia, soprattutto per il settore edilizio il periodo di bonus e superbonus. Cosa succede?

"Gli incentivi statali sono stati gioia e dolore. Hanno stordito il mercato portando i prezzi dei materiali alle stelle, dall’altra parte però ci ha permesso una crescita accelerata. In pochi anni siamo passati da un fatturato di 5 milioni, poi di 15 milioni, per approdare quest’anno a 80 milioni e l’anno prossimo a oltre 110 milioni. A supporto della crescita del nostro fatturato, dobbiamo considerare anche la grande quantità di pratiche lavorate e installazioni effettuate: numeri che ci hanno dato modo di sviluppare una certa capacità ed esperienza a trecentosessanta gradi nel saper ad oggi gestire processi, burocrazie e varie tipologie di prodotti in modo eccellente. Oggi Lenergy è un’azienda con una certa credibilità e un certo numero di clienti".

La prossima sfida sarà ciò che chiede l’Europa in termini di efficientamento delle case, come vi state preparando?

"Nonostante i bonus, le case continuano a essere vecchie ed è per questo che oggi offriamo delle soluzioni per portare le case alla classe energetica che richiede Bruxelles. Stiamo attraversando una fase molto importante nella quale le tecnologie e gli incentivi permettono al cittadino di rendersi perfettamente rispettoso della disciplina vigente e dare un significativo contributo all’abbattimento della produzione di CO2. E noi li aiutiamo a farlo. Abbiamo ideato la campagna Ready for 2030 che comprende delle soluzioni combinate, in grado di far raggiungere alle abitazioni almeno la classe energetica E, facendo in modo che la spesa sostenuta diventi un investimento per il futuro. Ma non ci limitiamo solo ad efficientare gli edifici, la nostra causa è più ampia. C’è un altro settore che stiamo studiando e che approfondiremo nel 2024: quello che riguarda la mobilità elettrica. Abbiamo già 8 mezzi che proponiamo ai nostri clienti con una formula di noleggio. I primi a sperimentarli siamo noi in azienda, per essere certi di ciò che offriamo".

I vostri clienti sono spesso altre aziende e altri imprenditori, come cambia la strategia nel B2B?

"Si tratta di piani realizzati e portati avanti con un team dedicato dalla elevata professionalità. Prepariamo un’offerta rivolta alle imprese, con un taglio per le medio-piccole aziende energivore, offrendo un’attenta analisi dei bisogni energetici eseguita su misura. Ci piace aiutare gli imprenditori a dare una svolta alla propria impresa".

Qual è il vostro segreto?

"Siamo un’azienda pronta al cambiamento. E la qualità non si vede dalla cifra che emerge a fine anno nel fatturato, ma dalla velocità nel saper affrontare le rivoluzioni. Il nostro è un settore che dipende molto da quelli che sono gli incentivi e quindi dalla politica, dagli umori dei vari governi e delle banche. È necessario interpretare con anticipo le direzioni, studiare e saper trovare risposte adeguate alle nuove necessità".