Domenica 1 Settembre 2024

La ceramica antibatterica di Italcer alla conquista degli Usa

UN 2023 in moderata flessione (-8% ma rispetto a un settore che ha lasciato sul terreno in media il 20%)...

La ceramica antibatterica di Italcer alla conquista degli Usa

La ceramica antibatterica di Italcer alla conquista degli Usa

UN 2023 in moderata flessione (-8% ma rispetto a un settore che ha lasciato sul terreno in media il 20%) su un anno record quale fu il 2022, con un fatturato di gruppo che ha sfiorato i 350 milioni; e per il 2024 si prevede una crescita degli ordini tra il 4 e il 5% e nuove acquisizioni entro la fine dell’anno. Il gruppo Italcer, società benefit, è tra i leader italiani nelle pavimentazioni e rivestimenti in ceramica di alta gamma, oltre che nell’arredo bagno di lusso e si colloca tra i primi dieci nel cluster internazionale del comparto grazie ad una crescita per linee esterne che in 6 anni ha visto completare 9 acquisizioni tra Italia ed estero. Fondato e guidato da Graziano Verdi (nella foto sopra a sinistra) - e controllato dal Fondo di Investimento Mindful Capital Partners oltre che dallo stesso Verdi – il gruppo Italcer conta circa 1.100 dipendenti, vanta centinaia di progetti realizzati e 15.000 clienti nel mondo. La rete di vendita del Gruppo raggiunge circa 125 Paesi in tutto il mondo. Oggi opera attraverso marchi di alto di gamma e storiche realtà industriali nel settore ceramico che realizzano prodotti d’eccellenza per interni ed esterni: ne fanno parte La Fabbrica&AVA, Elios, Devon&Devon, Rondine, Cedir, la spagnola Equipe Cerámicas, Fondovalle e Opificio Ceramico e Terratinta.

"Il 2023 è stato un anno duro per il settore ma noi – spiega l’Ad Graziano Verdi - siamo riusciti a contenere le perdite grazie ai molti investimenti sul fronte energetico e alla grande disponibilità di formati che ci ha consentito di mantenere lo stesso Ebitda del 2022. Tenendo conto che l’80% dei nostri ricavi arriva dall’export e la crisi del mercato tedesco va a toccare almeno il 10% del nostro business". La forza di Italcer, un vero campione del made in Italy, sta nella varietà dei formati e nella “specializzazione“ della ceramica. "Produciamo ceramica che va dall’1x1 del mosaico ai 320x160 centimetri delle grandi lastre e siamo in grado di soddisfare ogni richiesta di mercato – precisa Verdi – dai pavimenti al top per i piani di lavoro delle cucine passando dalla copertura delle porte. Senza dimenticare il successo di Advance, una linea di prodotto antibatterico che ci sta dando gradi soddisfazioni". Nel 2019 Italcer ha depositato e ottenuto diversi brevetti con Advance, ceramica antibatterica da pavimento e rivestimento eco-compatibile in gres porcellanato e antinquinante. Dopo alcuni mesi di test effettuati presso il Tile Council of North America, un’associazione di categoria americana dedicata all’ampliamento del mercato della ceramica di qualità, è stata confermata la capacità di questo materiale di eliminare il 100% dei coronavirus dopo 6 ore di esposizione alla luce, il 90% dopo soli 15 minuti e di combattere diverse tipologie di batteri da un minimo del 95% fino ad un massimo del 100% dopo 8 ore di esposizione. E molto l’azienda si attende proprio dal mercato nord-americano che attualmente vale il 27% dei ricavi. "Stiamo riflettendo sulla possibilità di avviare una nostra produzione negli Usa, magari attraverso l’acquisizione di produttori locali, visto che nel 2023 il mercato ci ha riconosciuto vendite in crescita del 15% a dimostrazione del gradimento delle nostre linee", spiega Verdi. E la strada dell’innovazione è obbligata: "O si innova o le aziende spariscono, c’è poco da fare – spiega Verdi – specie quando si ha a che fare con competitor come l’India che vende in Europa e negli Stati Uniti sottocosto. La risposta della Commissione Ue è stata una tassazione del 7% sui loro prodotti e sa qual è stata la conseguenza? Vendite in crescita del 74% quando il mercato perdeva il 20%". Un concorrente temibile per tutto il distretto ceramico collocato per la gran parte da Modena e Reggio Emilia che ha un export per 6 miliardi e dà lavoro, tra diretti e indiretti, a 50mila addetti. Per Italcer, nella seconda metà dell’anno, potrebbero essere in arrivo nuove acquisizioni dopo che nel dicembre scorso ha completato l’acquisizione del 100% del capitale di Terratinta Group. Con l’operazione, l’attuale Ceo ed azionista di Terratinta Luca Migliorini, è divenuto azionista di Italcer con una quota di circa l’1% al fianco.

"Terratinta Group ha realizzato – spiega Luca Migliorini - un percorso nuovo nel settore ceramico, all’insegna di professionalità, etica e passione per il prodotto. Con Italcer condividiamo valori e visione del futuro: una crescita sostenibile per tutti i nostri brand sulla spinta dell’innovazione tecnologica". Graziano Verdi spiega che "l’operazione è coerente con il nostro progetto di creare un hub di design che raggruppa aziende ceramiche alto di gamma e Terratinta rafforzerà ancora di più questa nostra unicità. Inoltre, importanti investimenti in ambito innovazione e ESG consentiranno ad Italcer di continuare a crescere in modo costante e solido nei prossimi anni". Appena un paio di mesi prima il Gruppo Italcer aveva annunciato che la propria consociata Equipe Ceràmicas SLU aveva acquisito una partecipazione di Opificio Ceramico Srl, azienda modenese specializzata nella vendita di superfici ceramiche di lusso di alta gamma, con particolare attenzione ai piccoli formati artigianali e ai prodotti su misura. "Opificio Ceramico è una realtà relativamente giovane sul mercato – afferma Graziano Verdi, - ma che si sta già affermando sul mercato grazie ai loro prodotti unici che si sposano perfettamente con la nostra filosofia produttiva sostenibile. "Con questa operazione – continua Verdi - confermiamo la nostra volontà di creare un hub italiano di design composto da aziende ceramiche alto di gamma attivando significative sinergie sia in Italia che all’estero".