Lunedì 17 Giugno 2024

Gioia Tauro. La crescita viaggia sui nuovi treni del Gruppo Fs

Il porto di Gioia Tauro, in Calabria, potenzia i collegamenti ferroviari per diventare snodo strategico nel trasporto merci con il Nord Africa, grazie agli investimenti del Gruppo Fs Italiane. La modernizzazione infrastrutturale punta a favorire il trasporto multimodale e l'efficienza logistica, supportando l'obiettivo di aumentare il traffico ferroviario merci in Europa.

Trenitalia

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GIÀ OGGI È il più grande terminal per il transhipment italiano e del Mediterraneo, e rappresenta insieme ai porti di Napoli e Taranto, un hub strategico nei collegamenti dell’area con l’Est. Ma il porto di Gioia Tauro, in Calabria, potrà diventare snodo e baricentro dei commerci con il Nord Africa anche grazie agli investimenti e alle attività dei Poli infrastrutture e logistica del Gruppo Fs Italiane. "Dobbiamo lavorare affinché il sistema ferroviario riesca a valorizzarlo in pieno", aveva annunciato l’amministratore delegato del Gruppo, Luigi Ferraris, a dicembre, presentando il piano di investimenti in programma in Calabria per i prossimi dieci anni. "Gioia Tauro – aveva continuato Ferraris - è un porto strategico per lo shipping e il trasporto dei container. Crediamo che si possa fare un lavoro di sviluppo sia attraverso le infrastrutture già previste, che attraverso partnership come quella fatta con il gruppo Msc per favorire lo sviluppo di interporti e terminali multimodali". Ferrovie dello Stato, tramite Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo, è al lavoro da tempo con un piano di interventi per lo sviluppo del trasporto merci e per agevolare lo shift modale dalla gomma al ferro nel Paese, attraverso l’adeguamento dei Corridoi Ten-T agli standard prestazionali dell’Unione Europea, in termini di modulo, peso assiale e sagoma, realizzando investimenti di rilevante valore economico.

Nei piani di sviluppo infrastrutturale del Paese è previsto il potenziamento dei collegamenti dei porti con la rete ferroviaria nazionale per conseguire l’obiettivo di trasportare sempre più merci via treno, in linea con gli obiettivi definiti dalla Commissione Europea, che prevedono un +50% di traffico ferroviario merci al 2030 e il raddoppio al 2050. Rfi, guidata dall’ad Gianpiero Strisciuglio, è impegnata a proseguire il percorso intrapreso per promuovere il trasporto merci su ferro, migliorare le performance infrastrutturali, incrementare l’efficienza e l’efficacia della logistica a vantaggio di un sistema più sostenibile e integrato. Il porto di Gioia Tauro, in questo contesto, è il più grande terminal per il transhipment – la movimentazione dei container – d’Italia e del Mediterraneo; dispone di circa 5 mila metri di banchine, con fondali sino a 18 metri, una superficie di circa 440 ettari. È collegato alla rete ferroviaria nazionale tramite la stazione di San Ferdinando, situata all’interno dell’area portuale, e a cui si collegano i binari raccordati a servizio dell’intermodalità nave ferro. L’intero comprensorio è servito da un sistema stradale che comprende la Statale 18 e l’Autostrada A3.

Il porto, inserito nell’ambito del corridoio Ten-T Helsinki-Valletta, rappresenta un hub strategico nei collegamenti del Mediterraneo con il Far East. In fase di realizzazione le attività propedeutiche agli interventi infrastrutturali di potenziamento del trasporto multimodale e per il miglioramento dell’accessibilità del porto. In particolare, è in programma il raddoppio della bretella di collegamento fra le stazioni di Rosarno e San Ferdinando e l’adeguamento dei piani regolatori generali di queste aree, per consentire la realizzazione di binari a modulo 750 metri. L’investimento è di 85 milioni di euro, finanziati con risorse in ambito Pnrr. Sono inoltre in fase realizzativa interventi di potenziamento del corridoio di collegamento tra il porto di Gioia Tauro e la linea adriatica. L’investimento ha un costo complessivo di 80 milioni di euro, finanziati con risorse in ambito Pnrr, e prevede l’adeguamento dell’intero itinerario Taranto–Metaponto–Sibari–Paola–Gioia Tauro al transito di treni lunghi 740 metri e aventi profilo di carico fino a 4 metri. Questi interventi, unitamente ai restanti potenziamenti previsti sulla rete, consentiranno alle merci in arrivo al porto di poter transitare fino al cuore dell’Europa. Anche il Polo logistica del Gruppo Fs sta portando avanti un importante piano di sviluppo per collegamenti ferroviari con i porti e di terminali multimodali sempre più efficienti, per consolidare il ruolo dell’Italia come hub logistico chiave del Mediterraneo. Un esempio concreto è rappresentato dall’introduzione delle nuove locomotive Traxx Universal™ Dc del Polo Logistica delle Ferrovie a servizio del porto di Gioia Tauro. Consegnate lunedì 6 maggio da Alstom a Mercitalia Rail, le nuove locomotive sono equipaggiate con la tecnologia Ultimo Miglio, elemento innovativo che consente il collegamento del treno con aree non elettrificate senza l’ausilio di locomotive da manovra. Proprio per queste caratteristiche, è stato previsto il loro utilizzo per i collegamenti da e verso il porto di Gioia Tauro, a supporto dell’import-export dell’automotive italiano.

"Grazie alla messa sui binari di queste nuove locomotive diamo una svolta qualitativa ai servizi offerti nel porto di Gioia Tauro – dice Sabrina De Filippis, ad di Mercitalia Logistics – Le innovative Traxx Universal Dc con modulo Last Mile rappresentano un importante passo in avanti per l’integrazione ferro-mare previsto anche dal piano industriale del Polo logistica. Una combinazione fondamentale per aumentare la quota di traffico intermodale delle merci attraverso una rete di trasporto sostenibile e ad alta efficienza, a sostegno delle economie del Sud e dell’import-export italiano". Sempre in Calabria, alle locomotive con Ultimo Miglio in servizio a Gioia Tauro, si vanno ad aggiungere quelle per la manovra ferroviaria acquistate da Mercitalia Shunting Terminal. I locomotori De 18, prodotti da Vossloh Rolling Stock, sono già utilizzati da Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo infrastrutture Fs, per i servizi di imbarco e sbarco dei convogli ferroviari dalle navi traghetto nello Stretto di Messina.