Domenica 1 Settembre 2024

Extravergine e bio. L’oro verde umbro è il più amato tra i superfood

"LAVORARE NEL SETTORE agroalimentare oggi vuol dire vivere un’esperienza emozionante, ricca di storia, tradizioni, selezioni maniacali e controlli scrupolosissimi, per...

Extravergine e bio. L’oro verde umbro è il più amato tra i superfood

Extravergine e bio. L’oro verde umbro è il più amato tra i superfood

"LAVORARE NEL SETTORE agroalimentare oggi vuol dire vivere un’esperienza emozionante, ricca di storia, tradizioni, selezioni maniacali e controlli scrupolosissimi, per ottenere, nel nostro caso, un olio di alta qualità. Ma vuol dire anche godere di un privilegio internazionale - perché il nostro olio ha un enorme appeal nel mondo - merito di chi ci ha preceduto e ha fatto grande la cucina italiana". Raoul Ranieri (nella foto sopra) ha 52 anni, è un imprenditore di Città di Castello - attuale presidente della sezione Altotevere di Confindustria - guida l’omonima azienda di famiglia, Olio Ranieri: dal cuore d’Italia, un “oro verde“ che finisce nelle tavole e nei ristoranti di tutto il mondo fino all’America, poi Canada, Russia, Korea, Giappone, Cina e Australia. "Con il nostro olio diffondiamo anche l’amore per il Made in Italy e per l’Umbria".

Qual è il vostro mercato di riferimento?

"Storicamente operiamo nel mercato degli oli extra vergine di oliva di qualità e da coltivazioni biologiche. Poi, da 40 anni abbiamo sviluppato una linea di condimenti aromatici - naturali - e recentemente dei vinaigrette".

Il ciclo produttivo: segue il ritmo delle stagioni?

"La campagna olearia, tradizionalmente, inizia a metà ottobre e finisce intorno alla metà di gennaio. La nostra organizzazione, tuttavia, avendo delle peculiarità legate alla clientela internazionale, si sviluppa seguendo i maggiori flussi di vendita mondiali che sono per lo più il periodo natalizio e la Pasqua. Ciò fa si che i lavori più intensi inizino a fine agosto e terminino a fine novembre per riavviare poi a metà gennaio fino a metá aprile. Questi periodi ci impegnano in turni di lavoro organizzati in tre fasce orarie, senza soluzione di continuità. Nel periodo meno compresso le attività si svolgono invece in doppi turni".

I cambiamenti climatici, la crisi globale con l’aumento generale del costo delle materie prime hanno influito nel vostro settore?

"L’alto prezzo della materia prima ha prodotto ciò che nel nostro settore storicamente non si era mai verificato, e cioè un incremento che ha raggiunto oltre il 250%, se si prende in considerazione il valore che l´olio aveva fino a tre anni fa. Questo fenomeno, attivato dalla grave siccità che affligge il bacino mediterraneo da oltre due anni, si è poi evoluto verso forme speculative del prezzo dell’olio, in ragione di una domanda internazionale molto forte e di una disponibilità del prodotto piuttosto limitata".

Quindi massima attenzione alle ‘politiche’ green e di sostenibilità ambientale…

"Certo. Abbiamo intrapreso dal 1996 un percorso per azzerare l’utilizzo di prodotti e trattamenti chimici in olivicultura e ottenere un olio puro e biologico. Oggi gran parte della nostra produzione é priva di residui e da agricoltura biologica, perché ci piacerebbe dare un pur piccolo contributo alla cura e custodia dell‘ambiente. Inoltre abbiamo sviluppato una rete di filiere locali per valorizzare le produzioni di eccellenza umbre e a chilometro ridotto. Negli anni abbiamo investito nel fotovoltaico e nella gestione corretta delle risorse idriche".

Il vostro prodotto di punta?

"L’olio extra vergine di oliva Opera di natura da agricoltura biologica. A breve, lanceremo una nuova linea di prodotti nutraceutici che si contraddistinguono per la naturalità delle ricette, per l´alto contenuto energetico e per la semplicità dell’utilizzo: una novità su cui abbiamo investito oltre 3 anni di ricerche, con università e consulenti nutrizionali".

Una forza lavoro di 40 persone: come siete organizzati?

"Un giovane team di 25 collaboratori cura le fasi di stoccaggio, imbottigliamento e successivo confezionamento, tre responsabili garantiscono l´alta qualità, altri si occupano di programmazione ed evasione ordini, acquisti, marketing e comunicazione con mia figlia Rachele e un art director che ci accompagna da 20 anni. Poi, ovviamente chi vende: tre risorse interne che coordinano una rete di agenti e importatori in Italia e all´estero. In azienda anche mio padre Riccardo che negli anni ’60 ha iniziato la vendita di olio fuori regione, nella vicina Toscana".

Com’è cambiato il vostro settore nel tempo?

"Ha fatto progressi importantissimi sul versante della produzione e messa a dimora di nuove piante, sul miglioramento dei processi estrattivi e di stoccaggio, sulla qualità degli oli o per la lotta alle frodi alimentari e sulla consapevolezza che l´olio extra vergine di oliva é un alimento che fa bene al nostro organismo e all´ambiente. Tra i moltissimi doni della pianta dell´olivo c’è anche quello di essere sostenibile di natura, contribuire quindi a ridurre la CO2 nell´aria e a migliorare l’ambiente, oltre ad avere un utilizzo dell’acqua davvero limitato".

Obiettivi del 2024?

"Continuare una sana crescita valoriale, nel nostro lavoro e preservare un equilibrato sviluppo commerciale per dare continuità a un sogno immaginato tanti anni fa".

Qual è, se c’è, la vostra ricetta segreta?

"Serietà in ciò che si fa, tanto studio, ricerca, e passione per un prodotto che non finisce mai di affascinarti".