Sabato 31 Agosto 2024

Collegamenti veloci e sicuri per trasportare l’ufficio nel cloud

TIMENET, azienda empolese di servizi avanzati alle imprese, si può definire anche una novella araba fenice, che risorge dalle sue...

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TIMENET, azienda empolese di servizi avanzati alle imprese, si può definire anche una novella araba fenice, che risorge dalle sue ceneri e continua a offrire senza problemi percepibili dai suoi clienti le prestazioni fornite precedentemente. Certo, l’incendio di qualche settimana fa, perché di questo si tratta, ha interessato una delle due sedi empolesi dell’impresa guidata da Franco Iorio (nella foto sotto). La struttura ha subito danni pesanti, ma le imprese che si rivolgono a Timenet non si sono accorte di nulla. D’altra parte, un’azienda con elevati contenuti tecnologici può far fronte meglio delle imprese manifatturiere classiche a eventi inattesi e pericolosi quali un incendio. La società conta di avere per il 2023 un fatturato (i conti sono in via di definizione) di circa 13 milioni di euro, con ricavi in crescita di circa l’8% nell’annata.

L’impresa è diventata una società per azioni nel 2022. I danni accertati alla struttura di via Lucchese dall’incendio di poco più di un mese sono stati quantificati in 500mila euro. Il calcolo, frutto del lavoro dei periti incaricati, tiene conto dei danni sia diretti che indiretti. "L’attività – spiega il presidente e amministratore unico, nonché fondatore, Iorio – non ha subito problemi grazie all’incredibile sforzo interno e alla splendida gestione dell’emergenza del nostro direttore operativo, Leone Tronconi. Stiamo già attrezzando un nuovo spazio all’interno della struttura Hub 1000, a due passi dalla nostra altra sede nella zona industriale del Terrafino. Sarà all’avanguardia e operativa per una trentina di dipendenti già in questi giorni. Una riorganizzazione rapida, efficiente ed efficace ci ha permesso di mantenere intatta la nostra operatività, dimostrando la grande preparazione di tutti". L’Hub 1000 è un incubatore d’impresa dove, tempo fa, è stato realizzato l’intervento di restauro dell’Uomo Vitruviano, l’imponente scultura in legno di Mario Ceroli, ispirata Leonardo, donata nel 1987 alla città di Vinci, ospitata in piazza Guido Masi, a due passi dal castello dei Conti Guidi.

L’impresa guidata dal presidente Iorio, non è tecnicamente un big, ma ha una capacità di resilienza che ricorda da vicino la capacità di far fronte alle difficoltà tipica di quelle piccole e medie imprese che costituiscono la struttura portante dell’economia del Paese e anche di quella dell’Empolese Valdelsa. "L’azienda – ricorda il presidente Iorio – è nata nel 1996: sostanzialmente era un’internet provider".

Per capire meglio il segreto di un’azienda di successo, con un bilancio in crescita, è opportuno guardare anche al suo creatore. Iorio ha un passato da dJ e curatore di programmi in una radio privata empolese, Radio Fatamorgana, in cui ben presto il giovane, era la fine degli anni ’80, si trovò a occuparsi della linfa vitale delle aziende della comunicazione via etere, e non solo: la pubblicità. Anche per la situazione non brillante dell’emittente radiofonica, decise di lasciare il settore per guardare alla novità del momento per le imprese, internet. Iorio mise insieme un gruppo di amici che diedero vita a Timenet, impresa che guardava alla morte del fax e allo sviluppo impetuoso della posta elettronica. In questo caso puntare sul mercato importante delle imprese era ancora possibile, perché il settore era giovane, una condizione in cui gli investimenti necessari per poter entrare sul mercato erano abbordabili per una realtà imprenditoriale creata da un gruppo di ragazzi. In questo genere di iniziative è anche importante cogliere l’occasione, quando il mercato non è ancora occupato dai pesi massimi del settore.

"Del gruppo iniziale – ricorda Iorio – eravamo operativi in due. La nostra prima sede fu in via della Repubblica 45. Nell’arco di tre anni il mercato esplose e ci fu anche un ricambio tra i soci. Possiamo dire di aver tenuto presente la lezione appresa con l’avvio di Tiscali. Nel 1999 non si pagava l’abbonamento ma il servizio telefonico tramite Telecom. E attraverso la società arrivavano soldi agli operatori grazie al traffico telefonico. Questo ci permise di non avere grossi problemi quando sparirono gli abbonamenti. Poi arrivò l’Adsl e quindi i suoi successori".

Intanto aumentava la necessità per le imprese di una copertura tecnica, quella che Timenet poteva garantire. "Noi avevamo clienti praticamente solo fuori della nostra zona: nell’area la nostra presenza diretta data da circa 6-7 anni. Il motivo è presto detto: fornivamo i nostri servizi tramite i rivenditori, più presenti in altre aree del Paese. Una formula vincente, ad esempio, in realtà come il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia", “pezzi“ importanti dell’economia nazionale. "Come dicevo, da alcuni anni siamo presenti anche su piazza, con clienti come, tanto per fare qualche nome, Berni, Marzi e Fulignati, Scotti e Birindelli e a livello nazionale da aziende come Pandora gioielli, Arco spedizioni di Monza e Grappa Nonino. Posso dire che il nostro servizio è apprezzato da manager di aziende di peso grazie a un servizio clienti garantito con l’impiego di tecnici adeguati alle necessità. Timenet ha 61 addetti, in maggioranza toscani, con una sede anche a Padova, frutto dell’acquisizione di un piccolo operatore locale del nostro settore". L’azienda ha puntato anche su un piano di welfare aziendale, operativo dal 2019, che si basa sui risultati qualitativi (coefficiente di fedeltà dei clienti) e quantitativi. Il tutto ha coinvolto anche i sindacati. "Nel 2022 – sottolinea il presidente – abbiamo distribuito ai nostri dipendenti da un minimo di 600 a un massimo di 1.500 euro in base ai dati di bilancio. Voglio infine sottolineare che per noi, quando si selezionano i candidati per un posto, conta molto l’aspetto umano. La capacità di relazione è vincente".