
L’estate d’oro del turismo in Italia. È la meta più attrattiva d’Europa
Voglia di partire ma anche sano realismo. Perché se l’estate che sta entrando nel vivo si preannuncia certamente positiva per gli italiani abituati a considerare il viaggio come un diritto inviolabile, è sempre più evidente il gap tra le possibilità infinite degli "alto spendenti" abituati a muoversi nell’hospitality di lusso e quelle decisamente più ridotte di un ceto medio che deve fare i conti con l’erosione innegabile della capacità di spesa e che, giocoforza, sarà costretto a ridurre il timing delle proprie vacanze. Con un risultato per certi versi clamoroso: ad oggi non si registra il "tutto esaurito" in regioni top come la Sardegna, la Sicilia e la Puglia.
Lo dice l’Osservatorio di Bit 2025, e lo conferma un network del peso di Welcome Travel Group che può contare su 2.565 agenzie di viaggio, voci autorevoli di un turismo comunque in decisa ripresa dopo il Covid e che nelle prossime settimane vedrà un gran numero di italiani fare i bagagli e muoversi. Verso le mete nazionali ma anche verso quelle internazionali, di medio e lungo raggio, alcune gettonatissime come l’Egitto (seppure in calo del 20-25% per le note tensioni in Medioriente), i Caraibi, la Tanzania, Zanzibar e soprattutto l’Oriente (Giappone in testa). E in ogni caso, non sembra soffrire di contrazioni il settore delle crociere, anch’esso annunciato in sensibile crescita rispetto allo scorso anno. Fin qui l’outgoing.
Ma l’Italia si conferma leader anche nell’incoming. E continuerà ad esserlo, dopo avere chiuso il 2023 con oltre 133 milioni di arrivi e 447 milioni di presenze, marcando la propria reputazione fra le destinazioni più attrattive (8,4% delle intenzioni di viaggio) davanti a Spagna, Francia e Grecia, successo peraltro raggiunto potendo contare su una gigantesca community di viaggiatori composta per il 50% da repeater. E le previsioni danno il Belpaese ancora più in vetrina quest’anno, con un ulteriore +12% degli arrivi internazionali, sia dal lungo raggio (Usa in testa con +14% rispetto al 2023) che dai mercati di prossimità (a crescere maggiormente i visitatori da Spagna, Danimarca e Austria).
Una cosa è certa. Per chi parte e chi arriva, il mood è sempre più selettivo, confermato dalla Bit (prossima edizione a febbraio del 2025, dal 9 all’11) e da Magda Antonioli, vicepresidente di European Travel Commission: voglia di viaggi emozionali e rigenerativi in luoghi dal forte appeal ambientale e in location promettenti in termini di energia positiva. Senza contare il boom d’interesse per le formule che combinano vacanze e lavoro particolarmente popolari tra i Millennials e la Gen Z. E la crescente ricerca di posti "freschi" come risposta al riscaldamento globale, evoluzione di un interesse per le vacanze outdoor e active che nel 2023 aveva generato oltre 56 milioni di presenze. Della serie: se il "dove" andare è e resta importante, lo è ancora di più la ragione per andarci.