Sabato 27 Luglio 2024
MARCO PEDERZOLI
Economia

Le nostre eccellenze: "Con i salumi di qualità abbiamo aumentato il nostro fatturato"

Mauro Fara, ad di Italia Alimentari, azienda del Gruppo Cremonini: "Vendite cresciute del 14% grazie soprattutto alle esportazioni. A Cibus presenteremo la nostra linea ‘Animal welfare’".

Le nostre eccellenze: "Con i salumi di qualità abbiamo aumentato il nostro fatturato"

Le nostre eccellenze: "Con i salumi di qualità abbiamo aumentato il nostro fatturato"

Pesano i costi di produzione, ma la salumeria italiana rimane un importante settore trainante dell’economia e piace sempre di più anche all’estero. Questa, in estrema sintesi, è l’istantanea che Mauro Fara, amministratore delegato di Italia Alimentari - la società al 100% del Gruppo Cremonini che è tra i principali operatori in Italia nel mercato dei salumi di qualità, del bacon e deglòi snack farciti – traccia in occasione di Cibus 2024, il salone internazionale dell’alimentazione in corso a Parma fino al 10 maggio.

Dottor Fara, come commenta innanzitutto il bilancio 2023 di Italia Alimentari?

"Siamo molto soddisfatti, perché abbiamo registrato una crescita del 14% delle vendite; chiudiamo l’anno con 365 milioni di euro di fatturato consolidato, che è un dato decisamente positivo anche per il contesto in cui si è sviluppato. Aggiungo infatti che questo +14% è generato da un 7% di crescita a volumi e da un 7% di incremento dei prezzi medi. In altri termini, c’è stata una dinamica inflattiva abbastanza forte, che non nasce da un incremento della domanda, ma come tutti sappiamo è determinata da un aumento generalizzato dei costi di produzione, soprattutto delle materie prime, ovvero della carne. Senza dimenticare, ovviamente, il fattore energia che è calata ma senza tornare ai valori pre guerra. Tornando al tema iniziale, possiamo quindi senz’altro ritenerci soddisfatti del bilancio 2023, poiché il contesto è stato molto complicato e i consumi per niente brillanti".

Quali sono i segmenti presidiati da Italia Alimentari?

"Sostanzialmente tutte le categorie merceologiche nell’ambito dei salumi, dai salami, ai prosciutti crudi e cotti, fino alle mortadelle, le bresaole e così via. Per noi lo sbocco principale rimane la salumeria moderna attraverso le vaschette di pre affettato. Produciamo sia a nostro marchio (Ibis per l’Italia e Corte Buona per l’estero), sia soprattutto a marchio del distributore, per una quota del 70%".

Nell’ultimo anno ha performato meglio il mercato estero o quello interno?

"L’estero sta continuando ad andare molto bene, il mercato nazionale è andato meno bene che in passato almeno per un paio di motivi. Nel 2023, infatti, in Italia c’è stata una forte inflazione al pubblico, che ha portato a due scenari: in primis hanno un po’ rallentato i prodotti affettati e, contestualmente, anche i canali che puntano sui prodotti a libero servizio, in primo luogo i discount. In secondo luogo il consumatore si è riavvicinato al banco taglio dopo gli anni del Covid, perché il prezzo al chilo del prodotto è più basso. Da sottolineare però la ripresa del fuori casa che ha visto un ottimo 2023".

Oggi si aprono le porte di Cibus 2024: quali novità porterete in fiera?

"Presenteremo la nostra linea "Animal welfare", legata appunto al benessere animale. Si tratta di una filiera certificata 100% italiana, che punta appunto sulla filosofia del benessere animale, a partire dall’uso consapevole dei farmaci e dal non utilizzo degli antibiotici negli ultimi quattro mesi di vita dell’animale. È insomma una filiera dalle grandi potenzialità, che va incontro alle nuove tendenze e alla sensibilità che si è sviluppata attorno al benessere animale".

L’ultima considerazione a chi la dedica?

"A Castelfrigo, l’azienda di Castelnuovo Rangone che il Gruppo Cremonini ha acquisito nel 2021 ed è quindi controllata da Italia Alimentari. È una realtà in forte crescita, specializzata nel sezionamento di gole e pancette. Oggi genera circa 80 milioni di euro di fatturato e si sta aprendo in maniera importante al mercato di un prodotto molto tradizionale, come il cicciolo modenese, ma anche a quello dello strutto, un segmento molto richiesto come semilavorato per la panificazione e la pasticceria".