Lavoro, la Coldiretti: nei campi c'è posto per 100mila giovani

Il dato emerso al salone della creatività Made in Italy "Generazione in campo". Quali figure professionali servono per colmare la mancanza di manodopera

Agricoltura, un'occasione per i giovani in cerca di lavoro

Agricoltura, un'occasione per i giovani in cerca di lavoro

Roma, 22 febbraio 2023 - Nelle campagne con l’arrivo della primavera c’è posto per almeno centomila giovani per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito il settore lo scorso anno con la perdita rilevante dei raccolti agricoli nazionali. È il dato principale che emerge dall’analisi della Coldiretti presentata al salone della creatività Made in Italy "Generazione in campo".

Quali figure servono?

Nelle campagne servono – si spiega dalla Coldiretti - figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere i dati metereologici e utilizzare gli strumenti informatici ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno dimenticati poi – continuano dalla Coldiretti - i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l'agricoltura sociale per l'inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Per questo è necessario un piano integrato di formazione che coinvolga le scuole anche per recuperare le conoscenze antiche e vincere le sfida della rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose che hanno raggiunto 1,6 miliardi con la crescita del 1500% nel giro di 5 anni.

Oltre un milione di posti

Lo scorso anno in agricoltura – si precisa la Coldiretti - hanno trovato opportunità di lavoro dipendente oltre un milione di persone, di cui quasi uno su tre (32%) ha meno di 35 anni, destinati peraltro ad aumentare con gli investimenti previsti dal Pnrr e dal piano per la sovranità alimentare. In questo contesto – rileva la Coldiretti – va segnalato che le difficoltà agli spostamenti dei lavoratori alle frontiere per effetto della pandemia hanno ridotto la presenza di lavoratori stranieri ed aumentato quella degli italiani che sono tornati a considerare il lavoro in agricoltura una interessante opportunità.

Semplificazione burocratica

È dunque importante l’arrivo del nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nella Manovra dal Governo e sostenuto da Coldiretti che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento al settore agricolo. Potranno accedervi – spiega Coldiretti – pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno. Sarà a tutti gli effetti un rapporto di lavoro subordinato agricolo – evidenzia Coldiretti – con l’unico limite determinato dalla durata della prestazione che non potrà superare, per singolo occupato, le 45 giornate di lavoro effettivo all’anno. Il salario sarà esente da imposizione fiscale, cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento pensionistico. Al lavoratore saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato.

Incontro domanda-offerta

Proprio per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro la Coldiretti, autorizzata dal Ministero del Lavoro, ha varato il portale "Jobincountry" per le aziende agricole che assumono. Una piattaforma informatica di intermediazione della manodopera che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale online e poi sul campo attraverso una consulenza con i front-office del sistema dei servizi territoriali. "Si tratta di una risposta concreta alla domanda di agricoltura di un numero crescente di giovani (e non solo) che desidera fare una esperienza di lavoro in campagna", ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "in agricoltura il lavoro c'è sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione lontano dalla città".

 

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