Sabato 27 Luglio 2024

La Germania è in recessione. Male l’industria

BERLINO La locomotiva d’Europa si è fermata. L’economia tedesca è entrata in recessione nel 2023, con un calo dello 0,3% del...

La locomotiva d’Europa si è fermata. L’economia tedesca è entrata in recessione nel 2023, con un calo dello 0,3% del Pil, appesantito dalla crisi del settore industriale che soffre dei costi dell’energia e delle difficoltà di esportazione. Malgrado i dati dell’istituto di statistica Destatis siano leggermente migliori delle previsioni del governo (-0,4%) e del Fondo monetario internazionale 8-0,5%), la Germania ha comunque fatto molto peggio della media dei Paesi dell’Ue. A rischio anche la performance per il 2024: la Germania entra infatti nel nuovo anno in frenata, visto che anche il quarto trimestre 2023 si è concluso sotto il segno meno. Le stime dei principali istituti in effetti confermano la fase di debolezza in corso: per il 2024 l’Ifo prevede un incremento del Pil dello 0,9%, la Bundesbank stima +0,4% e l’Ocse +0,6.

L’economia tedesca paga la crisi del settore industriale, che rappresenta circa il 20% della ricchezza prodotta nel Paese. La produzione rimane inferiore di oltre il 9% rispetto al livello pre-pandemia. A determinare questa situazione è stata una contrazione della domanda interna, a causa dell’inflazione galoppante, e una frenata delle esportazioni, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti. Nell’intero 2023, l’inflazione è aumentata del 5,9% in Germania, dopo il 6,9% del 2022, il dato più alto dalla crisi petrolifera del 1973.

Sempre più imprese, infatti, stanno dichiarando fallimento nel Paese. L’ultimo caso è quello della Galeria Karstadt Kaufhof, la catena di grandi magazzini che rischia la bancarotta per la terza volta in tre anni. Il timore è che le difficoltà della Germania si ripercuotano sul resto d’Europa: l’Italia potrebbe risentire più di altri degli effetti della frenata tedesca. Berlino è il primo mercato di sbocco per le esportazioni italiane.

Elena Comelli