Lunedì 29 Aprile 2024

Inflazione, prezzi impazziti: gli aumenti dell’estate. Una settimana di vacanze costa 800 euro in più

Una famiglia media pagherà 800 euro in più per qualche giorno fuori casa. Tutto è carissimo, dagli aerei alle spiagge. La stangata sul gelato: +22%

Roma, 11 giugno 2023 – Le colonne interminabili di auto sulle strade del mare, i bagagli in equilibrio precario sul tettuccio e i tormentoni estivi che gracchiano dall’autoradio, i colori dei giochi da spiaggia e quelli dei ghiaccioli alla frutta: cartoline festose di una vacanza italiana, quella vacanza che, dal secondo dopoguerra in poi, è diventata simbolo di una felicità ‘accessibile’.

Inflazione balneare
Inflazione balneare

Low cost, diremmo oggi: la gente, si sa, prova a essere felice anche con pochi soldi in tasca. Sarà ancora così? Probabilmente no: con gli stipendi già stritolati dall’inflazione e i continui rincari di tutte le voci legate alla vacanza (dagli aerei agli hotel, dall’ombrellone ai gelati), una settimana di ferie in Italia rischia di diventare un lusso per pochi. È di almeno 800 euro in più il conto che una famiglia media dovrà pagare, quest’anno, per concedersi qualche giorno lontano da casa, secondo una recente elaborazione di Federconsumatori.

Se, un’estate fa, era il caro carburanti a guastare i programmi, oggi gli aspiranti vacanzieri si trovano davanti a una sorta di ‘mostro a tre teste’: l’impennata dell’inflazione (che però a maggio ha mostrato segni di rallentamento, fermandosi a +7,6%, contro l’8,2% di aprile); gli aumenti speculativi, più spiccati man mano che la bella stagione si avvicina; la forte ripresa della domanda, che contribuisce a tenere alti i prezzi. Una variabile, quest’ultima, che pesa soprattutto sulle tariffe dei voli, schizzate del +34% nel caso delle tratte nazionali e addirittura del +45% nel caso di quelle internazionali.

Secondo uno studio del Codacons, per trascorrere una giornata al mare, noleggiando ombrellone e due lettini in uno stabilimento medio, una famiglia spenderà tra i 30 e i 35 euro al giorno (circa il 15% in più rispetto a un anno fa). Ma i lidi più esclusivi – il Codacons ne cita uno in Salento, a Marina di Pescoluse (Lecce) – possono affittare postazioni a prezzi superiori a mille euro al giorno.

Più salati anche i servizi disponibili in spiaggia, dalle consumazioni di cibo e bevande (con rincari compresi fra 5 e 10%) all’ora mattutina di risveglio muscolare sulla battigia (prezzo medio 15 euro a lezione, erano 12 nel 2022).

Retrogusto amaro anche per i gelati: l’associazione Consumerismo no profit ha registrato, a maggio, un incremento medio del +22% rispetto allo stesso periodo del 2022.

A pesare sui listini sono, da una parte, i rincari delle materie prime necessarie per produrli (uova, zucchero e frutta) e, dall’altra, le tariffe energetiche, rimaste elevate malgrado le quotazioni del gas in caduta libera. Crescono sia i prezzi dei gelati in vaschetta nei supermercati, sia i prodotti da bar, sia coni e coppette delle gelaterie artigianali. Qualche esempio? In alcune zone di Roma, il cono piccolo con due gusti può superare i 4 euro; mentre a Firenze una vaschetta da un chilo sfiora gli 8 euro: un anno fa, mentre le quotazioni del gas erano ai massimi storici, per la stessa quantità ne spendevamo, in media, 5,91.

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