Giovedì 25 Aprile 2024

Tecnologia & sostenibilità I mercati puntano sul green

Tecnologia & sostenibilità  I mercati puntano sul green

Tecnologia & sostenibilità I mercati puntano sul green

TECNOLOGIA E SOSTENIBILITÀ. E’ la coppia di fattori che guideranno probabilmente lo sviluppo nei prossimi decenni e che certo non possono lasciare indifferenti gli investitori internazionali. La pensa così Pauline Grange (nella foto a destra), gestore di portafoglio della casa di investimenti internazionale Columbia Threadneedle Investments che, in una recente analisi, ha scandagliato a fondo i possibili effetti della cosiddetta transizione green, cioè la riconversione verde dell’economia nei maggiori paesi industrializzati. "Malgrado i problemi sul fronte dell’offerta, nel 2022 la quota dei veicoli elettrici sulle vendite totali di auto ha continuato a crescere e rappresenta oggi il 14% delle vendite complessive globali di nuove automobili", sottolinea Grange, secondo la quale c’è un altro aspetto importante da non trascurare: "La tecnologia svolge un ruolo cruciale nel consentire alle aziende di raggiungere i propri obiettivi ambientali".

Oggi, infatti, secondo la fund manager di Columbia Threadneedle, la sostenibilità e la digitalizzazione permeano ogni settore dell’economia, non solo quello tecnologico. E questa condizione, sommata a un’inflazione più elevata, offre opportunità di crescita strutturale del mercato. "Sebbene le tendenze macroeconomiche continuino a dominare i mercati finanziari, riteniamo di poter offrire agli investitori solidi rendimenti a lungo termine individuando le aree interessate dai maggiori cambiamenti", aggiunge Grange. Per centrare questo obiettivo, bisogna appunto puntare i riflettori su quelle aziende che, proprio grazie alla trasformazione digitale, consentono ad altre imprese di realizzare un uso più efficiente delle risorse. Sotto questo aspetto, Columbia Threadneedle ritiene molto interessanti le società tecnologiche che forniscono infrastrutture a supporto di processi industriali innovativi. Si tratta per esempio di grandi colossi dell’hi-tech come Microsoft ed Equinix, multinazionale statunitense con sede a Redwood City, in California e quotata al Nasdaq, il listino statunitense dedicato ai titoli del settore tecnologico. Sia Microsoft che Equinix sono presenti in forze nel segmento del cloud computing, cioè quella tecnologia che consente l’utilizzo condiviso tra utenti diversi di una gran mole di dati e risorse sulla rete di internet, rendendo più efficienti i processi aziendali.

Un’altra categoria di società che dovrebbe beneficiare del connubio tra tecnologia e sostenibilità è rappresentata dai produttori di microchip (o semiconduttori), cioè quei componenti presenti ormai da decenni in qualsiasi dispositivo elettronico e digitale. Nell’industria dei microchip. Grange cita il nome della multinazionale olandese Asml, che nel 2023 si è affermata come l’azienda tecnologica europea con la maggiore capitalizzazione in borsa (circa 270 miliardi di dollari). Un’altra multinazionale hi-tech da tenere d’occhio in un’ottica di lungo termine è Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (Tsmc), il più grande produttore indipendente di semiconduttori al mondo. Completa il tris Nvidia, marchio noto al grande pubblico, multinazionale quotata al Nasdaq e con sede a Santa Clara, in California. Si tratta di società molto diverse tra loro, ma che hanno appunto un denominatore comune: aiutano le imprese a utilizzare meglio le risorse, a sprecare meno energia e prevenire dunque, seppur indirettamente, i cambiamenti climatici.

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