Sabato 27 Luglio 2024

Borse, la corsa non è finita: vince l’azionario

Gli investitori monitorano l'inflazione e le mosse delle banche centrali. Previsti tagli dei tassi, con prospettive di guadagno nei mercati finanziari nel 2024.

Borse, la corsa non è finita: vince l’azionario

Borse, la corsa non è finita: vince l’azionario

GLI OCCHI DEI MERCATI e anche quelli degli investitori sono puntati sull’andamento dell’inflazione e quindi sulle prossime mosse delle banche centrali, dall’americana Fed all’europea Bce, sul fronte dei tassi per i quali è attesa un’inversione di tendenza con un graduale taglio del costo del denaro. Dinamiche che, secondo l’ultimo weekly market outlook a cura di Steven Bell (nella foto), Chief Economist Emea di Columbia Threadneedle Investments, dovrebbero creare un contesto favorevole per i mercati finanziari, con ottime stime di guadagni per il resto del 2024. La grande corsa delle Borse, quindi, non sarebbe arrivata, almeno per ora, al capolinea dando a chi vuole investire, insieme con l’opzione di interessanti guadagni con l’obbligazionario, anche ulteriori prospettive di interessanti performance azionarie.

Sebbene i dati sull’inflazione statunitense abbiano mostrato a maggio un calo modesto e siano stati solo marginalmente migliori delle aspettative, i mercati, spiega Steven Bell, hanno reagito molto bene. La discesa dell’inflazione ha riguardato la scorsa settimana anche il Regno Unito sebbene con un calo (2,3%) inferiore alle attese. E per fine mese ci si aspetta un miglioramento comunque anche per l’inflazione dell’Eurozona. Queste dinamiche rappresentano, secondo il report settimanale di Columbia Threadneedle Investments "ottime notizie che dovrebbero spianare la strada ai tagli dei tassi di interesse, la cui portata dipenderà dai dati". Sia nell’Eurozona che nel Regno Unito le prospettive sull’inflazione sono discrete e, sebbene entrambe le economie stiano migliorando, soprattutto quella britannica, sottolinea Steven Bell "prevediamo che le rispettive banche centrali taglieranno più di quanto i mercati stiano attualmente prezzando. Al momento sono previsti, entro la fine dell’anno, tagli di 68 punti base nell’Eurozona e di 56 punti base nel Regno Unito; ci aspettiamo che i risultati si avvicinino all’1%".

La situazione invece è più incerta negli Stati Uniti, dove l’inflazione è stata vischiosa nell’ultimo periodo. In particolare, il singolare trattamento della componente degli affitti nell’Ipc statunitense potrebbe mantenere l’inflazione più alta ancora a lungo. La speranza di un taglio dei tassi dipende dall’atteso significativo rallentamento economico. I dati economici di maggio del resto hanno mostrato una crescita solida, molto più forte del previsto, e per questo si prevedono ulteriori buone notizie a riguardo nei prossimi mesi. Quindi, conclude Steven Bell immaginando un orizzonte positivo per gli investitori, "una ripresa globale dell’economia, il calo dell’inflazione e la prossima riduzione dei tassi d’interesse sono tutti fattori che determinano un contesto favorevole per i mercati finanziari, con ottime prospettive di ulteriori guadagni da qui alla fine del 2024".