Martedì 30 Aprile 2024

Borsa italiana oggi, Piazza Affari chiude a +2,8%. Effetto Usa su tutta Europa

La "grande rimonta" annunciata da Trump fa volare il Ftse Mib che non chiudeva sopra quota 20.000 punti dal 6 marzo. Bene anche Parigi, Madrid e Francoforte

Indici di Borsa (foto Ansa)

Indici di Borsa (foto Ansa)

Milano, 5 giugno 2020 - Effetto Usa sulle Borse europee. La "grande rimonta" dell'economia statunitense celebrata da Donald Trump ha fatto volare le piazze europee che hanno chiuso ai massimi in tre mesi. Dopo la pubblicazione di dati sulla creazione di 2,5 nuovi milioni di posti di lavoro, il presidente americano ha parlato di un'economia che decolla "come un razzo": scenari che alimentano le speranze di una ripresa rapida e globale. E, infatti, i mercati del Vecchio Continente si sono fatti contagiare da questa ventata di ottimismo.

Piazza Affari, che non chiudeva sopra quota 20.000 punti dal 6 marzo, ha guadagnato il 2,82%, Parigi il 3,71%, Londra il 2,2% circa, Madrid il 4% e Francoforte il 3,36%, nonostante il dato sugli ordini all'industria di aprile sia sceso ai minimi dal 1991. Gli indici europei hanno trovato sostegno anche nelle decisioni della Bce, che ieri ha incrementato il Pepp, il programma pandemico di acquisto di asset, di 600 miliardi a 1.350 miliardi al mese.

A passo rapido soprattutto banche, auto e viaggi (i relativi indici di settore Euro Stoxx hanno guadagnato circa 5 punti). A Piazza Affari accelerata per Ferragamo (+8,28%, dopo essere arrivata a +11,2%), che ha ritrovato i massimi dal 26 febbraio dopo avere rallentato nei giorni scorsi in vista dell'uscita al Ftse Mib, il 22 giugno. Tra le migliori anche Bper (+9,73%), che come il gruppo della moda lascerà il listino principale, e Cnh Industrial (+9,81%), la migliore di oggi. Scatto anche per gli energetici (Eni 6,05%, Saipem +9,47%) sostenuti dal nuovo aumento del petrolio (+5,1% il Wti luglio a 39,34 dollari al barile, +5,45% il Brent agosto a 42,17 dollari) dopo l'accordo tra i Paesi Opec+ per estendere i tagli alla produzione di un mese oltre la scadenza fissata in origine per fine giugno.

Per quanto riguarda i cambi, il dollaro si è rafforzato dopo le buone notizie sull'economia americana: la moneta unica, che aveva provato a testare la soglia degli 1,14 dollari, è tornata sotto quota 1,13 e passa di mano a 1,1298 (1,1328 dollari in avvio e 1,1321 alla chiusura di ieri), mentre il biglietto verde vale 109,613 yen (109,341 all'apertura e 108,91 ieri). L'euro/yen vale 124,117. Infine, spread ancora in calo a 172 punti dai 175 dell'apertura e i 178 di ieri.

Seduta positiva per i listini asiatici, che archiviano la seconda settimana consecutiva in rialzo, in scia alla progressiva riapertura dell'economia mondiale. Tokyo è salita dello 0,74%, Seul dell'1,43%, Sydney dello 0,11% mentre Hong Kong, sul finale di seduta, sale dello 0,7%, Shanghai dello 0,3% e Shenzhen dello 0,11%.

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