
La Bce taglia i tassi per la quarta volta, mentre i costi dei conti correnti in Italia diminuiscono grazie ai pagamenti digitali.
Arriva il quarto taglio dei tassi della Bce dall‘inizio della fase espansiva iniziata a giugno, ma nel Consiglio che si riunisce a partire da oggi i governatori già guardano al dopo. Con un confronto fra le colombe che puntano a un ritmo più deciso di riduzione del costo del denaro di fronte alle incognite di Trump, dei dazi e dell‘instabilità politica in Francia, e i falchi che chiedono prudenza.
In programma sul tavolo dei banchieri centrali giovedì c‘è un probabile, ulteriore calo da 25 punti base del tasso sui depositi, che scenderebbe così al 3% dal 3,25% attuale. Una decisione data praticamente per certa dai mercati, anche se c‘è – in netta minoranza – chi scommette su una mossa più decisa da mezzo punto percentuale che probabilmente verrà comunque messa sul tavolo e discussa.
Intanto dopo sette anni di aumenti cala, nel 2023, il costo dei conti correnti bancari in Italia grazie alla riduzione dei canoni e al maggior uso dei pagamenti digitali mentre sono scesi i prelievi di contante. Dall’indagine annuale della Banca d’Italia guidata da Fabio Panetta è emerso che il costo medio del conto presso uno sportello fisico è sceso di 3,3 euro rispetto al 2022, attestandosi a 100,7 euro. In calo anche i conti correnti online, scesi di 4,8 euro a 28,9 euro. Sono salite invece le spese di gestione dei conti postali, passando a 59,6 a 67,3 euro.
L’analisi ha passato al setaccio 11.985 conti correnti bancari selezionati a partire da 605 sportelli, su 1.174 conti online non riferibili a sportelli e su 1.000 conti correnti postali, selezionati a partire da 50 sportelli postali. Gli esperti di via Nazionale ricordano come dal 2011 al 2023 la variazione delle spese fisse "abbia contribuito in modo determinante all’andamento delle spese di gestione sia nel periodo di contrazione sia in quello di crescita".
Un andamento che si è interrotto appunto nel 2023: le spese fisse sono ammontate a 70,1 euro, in calo di 3,4 euro (erano aumentate di 5,9 euro nel 2022) principalmente per effetto della minore spesa per i canoni di base e in seconda istanza per le minori spese di gestione ed emissione delle carte di credito.