Sabato 27 Luglio 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Assegno di inclusione, l’sos di ‘Alleanza contro la povertà’: “Troppe famiglie senza sostegno”

Quasi 200mila domande respinte dall’Inps. Chiesto incontro urgente al ministro Calderone

Il ministro Calderone (Ansa)

Il ministro Calderone (Ansa)

Roma, 24 febbraio 2024 – Sono quasi 200 mila le domande di Assegno di inclusione respinte dall’Inps. Troppe, secondo i rappresentanti di Alleanza contro la povertà, che hanno chiesto al ministro Marina Calderone un incontro urgente per rimettere mano ai requisiti di accesso alla misura che da gennaio ha preso il posto del Reddito di cittadinanza. “Troppi poveri stanno rimanendo privi di un sostegno economico”, è questo il senso della denuncia dell’Associazione che raccoglie le principali organizzazioni di volontariato che si dedicano al contrasto della povertà in Italia in tutte le sue forme. Nel mirino il basso numero delle domande accolte, rispetto alle aspettative e soprattutto rispetto al fabbisogno: risultano accolte 480.000 domande, a fronte di una potenziale platea attesa dal governo di circa 737.000 nuclei beneficiari. Le domande pervenute a gennaio (con Patto di Attivazione Digitale sottoscritto) in totale sono state 779.302. “Suscita in noi forti preoccupazioni e perplessità – scrivono i dirigenti dell’Alleanza - la grave sproporzione tra il numero di nuclei familiari in condizione di povertà assoluta in Italia (secondo i dati Istat, nel 2022 erano poco meno di 2,2 milioni, pari a circa l’8,3% del totale) e il numero di quanti presentano i requisiti necessari ad accedere alle nuove misure. Misure che portano ad essere più che dimezzato il numero delle famiglie beneficiarie del sostegno, rispetto a quelle che fino a un anno fa ricevevano il Reddito di cittadinanza”. Non basta. “Così come ci preoccupa – incalzano - il numero delle domande respinte: ad oggi, sono 182.350. Una domanda respinta significa un “no” alla richiesta di aiuto di un nucleo familiare in difficoltà, a cui in questo momento viene negato il principale supporto possibile, se si esclude il Sostegno per la formazione e il lavoro, riservato agli “occupabili”, sempre in presenza di determinate condizioni e per un periodo limitato”. Da qui la richiesta di incontro con Calderone. Circola in queste ore la notizia, non ufficiale, che il Ministero intenda rimettere mano agli stringenti requisiti di accesso alla misura – spiegano - Alleanza contro la Povertà rinnova la sua disponibilità a collaborare, con la competenza, l'esperienza e le analisi puntuali svolte dai tecnici del suo comitato scientifico, che trovano una sintesi nelle proposte elaborate insieme al Comitato esecutivo e alle 35 organizzazioni che la compongono. “Nel Position paper, presentato lo scorso settembre - dichiara il portavoce di Alleanza - abbiamo già indicato alcuni miglioramenti e correttivi, che potrebbero rendere la misura più equa e allargare la platea dei beneficiari: un obiettivo che, a partire dalla necessità di garantire uno strumento di carattere universale di contrasto della povertà, che riteniamo non più rinviabile. Abbiamo quindi chiesto alla Ministra Calderone un incontro, per presentare nello specifico le nostre proposte e definire possibili soluzioni, nell'interesse del Paese. Non è pensabile che una platea così ampia di persone in condizioni di povertà possa rimanere senza supporti e senza risposte. Siamo di fronte a un'emergenza, che dobbiamo affrontare con determinazione e in uno spirito di collaborazione e condivisione”.