Mercoledì 1 Maggio 2024

Amazon sceglie i robot per consegnare i pacchi più velocemente

Fanno risparmiare 24 persone in ogni centro logistico. L'azienda: "Nessun licenziamento"

La sede di un centro logistico di Amazon (Foto Imagoeconomica)

La sede di un centro logistico di Amazon (Foto Imagoeconomica)

New York, 15 maggio 2019 - Jeff Bezos non perde tempo. Il grande capo di Amazon, che ha rinunciato alla creazione di un nuovo quartier generale a New York con 25.000 posti di lavoro super pagati per paura di venir condizionato dai sindacati della Grande Mela, se da un lato pensa allo spazio e annuncia che entro il 2024 sarà in grado di riportare l’uomo sulla luna col suo programma "Blue Origin", dall’altro intende tenere molto saldi i piedi per terra, utilizzando addirittura quelli metallici di un robot per accelerare il confezionamento e la spedizione dei suoi pacchi (ciò che lo ha reso ultramiliardario). L'ultima idea di Amazon è quella di piazzare coppie di queste macchine-robot adattabili a formati di scatole diverse e fabbricati in Italia dalla Cmc di Città di Castello (Perugia), in ogni centro distributivo a partire dagli oltre 55 negli Stati Uniti per poi espandersi al resto del mondo. Negli Usa è stato calcolato che a pieno regime questi impacchettatori meccanici sostitutivi dell’uomo, farebbero risparmiare 24 persone per ogni sito logistico, vale a dire oltre 1.300 dipendenti nei soli Stati Uniti e consentirebbero ad Amazon di ammortizzare il costo dei robot (circa un milione di dollari l’uno) in meno di due anni.   A chi suona il campanello d’allarme per il calo d’occupazione, i dirigenti del colosso di Bezos dicono "nessuno corre questo rischio perché noi facciamo fatica a riempire tutti i posti che ci servono e soprattutto che ci serviranno con la nostra espansione". Ma c’è un altro aspetto della consegna a domicilio che ossessiona le multinazionali del commercio come Amazon e Wallmart: la velocità. Se per molti i due giorni dal momento dell’ordine erano considerati un tempo record, adesso Amazon vuole abbassare l’asticella a un solo giorno. Per questo offre agli attuali dipendenti già rodati e addestrati nelle fasi di imballaggio e spedizione 10.000 dollari netti di incentivo e tre mesi di stipendio se avranno il coraggio di licenziarsi per formare società di distribuzione autonome più snelle e più capillari nel territorio, che forniranno consegne giornaliere ai cosiddetti "Prime members". Naturalmente queste piccole società gemellate, che sono già diventate più di 200, ricevono uniformi e mezzi Amazon a prezzi scontati e i dipendenti-padroncini si impegnano a pagare eventuali nuovi assunti non meno di 15 dollari l’ora. I robot sostitutivi possono viaggiare a una velocità costante, cinque volte superiore a quella di un lavoratore in carne e ossa, che non può confezionare più di 700 pacchi l’ora e che per mantenere questo ritmo ha bisogno di alternare la concentrazione sul lavoro a momenti di pausa, mentre le impacchettatrici meccaniche hanno solo bisogno di un supervisore e soprattutto sono sempre puntuali sul posti di lavoro e non si ammalano.

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