Giovedì 18 Aprile 2024

Alloggi universitari, il governo sblocca 660 milioni per nuovi posti letto

Il provvedimento sull’onda delle proteste degli studenti che si stanno accampando in tenda davanti alle Università

Un po’ in tutta Italia, dopo la protesta avviata da una studentessa milanese, spuntano accampamenti davanti alle Università. Studenti che, piazzando le tende davanti agli atenei, protestano contro gli affitti troppo alti nella grandi città. Canoni che non permettono ai giovani studenti di avere un alloggio dignitoso nelle città dove hanno sede le Università.

Caro affitti: la protesta all'esterno della Sapienza a Roma
Caro affitti: la protesta all'esterno della Sapienza a Roma

Su questo fronte arriva, almeno, una buona notizia. Si sbloccano infatti i 660 milioni previsti dal 2022 per gli alloggi universitari: Palazzo Chigi, in una nota, spiega che il Cdm ha autorizzato la presentazione di un emendamento per "conferma l'immediata operatività delle misure” che destinano 660 milioni di euro all'acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore. L'emendamento arriva dopo una interlocuzione con la Commissione europea che ha consentito di escludere la natura di aiuti di Stato di questi interventi.

Nel corso dell'odierna seduta il Consiglio dei Ministri ha autorizzato, su proposta del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, la presentazione di “due emendamenti governativi al disegno di legge conversione del decreto - legge n. 44 del 2023, attualmente all'esame della Camera dei deputati”.

Il primo emendamento riguarda appunto le misure di incentivazione al c.d. housing universitario “introdotte dall'articolo 25 del decreto - legge n. 144 del 2022” ed è finalizzato ad allineare il testo normativo agli esiti delle interlocuzioni con la Commissione europea, definite nella giornata di ieri, che hanno consentito di escluderne la natura di aiuto di Stato. L'emendamento conferma, anche a livello legislativo, l'immediata operatività delle citate misure che destinano 660 milioni di euro all'acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore.

Lo stesso provedimento contiene poi un secondo emendamento che riguarda la promozione della parità di genere nel settore degli appalti pubblici, confermando, anche nell'ambito della nuova disciplina recata dal “decreto legislativo n. 36 del 2023” in vigore dal prossimo mese di luglio, il riconoscimento di premialità in favore delle imprese che adottano politiche tese al raggiungimento delle parità di genere comprovata dal possesso della relativa certificazione rilasciata ai sensi dell'articolo 46 - bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna.

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