Roma, 9 marzo 2020 - Riunione del Comitato tecnico scientifico, chiesta dal governo, per valutare la possibilità di nuove restrizioni alla luce dell'aumento dei contagi. Valutazione dalla quale è arrivato un via libera. Cambierà dunque il Dpcm. Le indicazione degli esperti prevedono infatti il rafforzamento delle misure per le zone gialle, con l'obiettivo di ridurre i contatti tra le persone; zone rosse locali con misure più stringenti e severe, sul modello Codogno, chiusure nei fine settimana, come già fatto durante le vacanze di Natale. Gli esperti avrebbero anche segnalato la necessità di ridurre l'incidenza per ristabilire il contact tracing. Lo scopo è quello di riuscire a riprendere il tracciamento che sarà possibile solo se si raggiungeranno i 50 casi per 100mila in 7 giorni.
Il bollettino Covid del 9 marzo
Il Comitato tecnico scientifico segnala poi che urge velocizzare la trasmissione dei dati per evitare di fare valutazioni su dati vecchi. Per poter applicare la soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti per far scattare la zona rossa, secondo quanto avrebbero spiegato gli esperti del Comitato, è necessario velocizzare la trasmissione così da avere un'incidenza più rispondente al periodo che si sta valutando e non corrispondente a due settimane prima.
Si suggerisce inoltre di estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibile. Gli esperti hanno anche segnalato la necessità di potenziare il sequenziamento del virus per individuare prima possibile le varianti.
Il bollettino dell'8 marzo del resto (quello del lunedì con numeri solitamente più bassi) lascia spazio a pochi dubbi: 13.902 nuovi positivi e 318 vittime, il totale nel paese dall'inizio della pandemia supera la soglia delle 100mila. In aumento ancora ricoveri e terapie intensive, il tasso di positività resta al 7,5%. E si moltiplicano le zone rosse in ambito locale: al via ieri a Napoli, dal 10 le province di Fermo e Pesaro-Urbino, giro di vite anche a Viareggio. Lunedì potrebbe toccare anche al Piemonte.
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