Zona gialla in 11 regioni, anche in Lombardia e Lazio. Le nuove regole da lunedì. Il pdf

Dagli impianti da sci ai ristoranti all'aperto ai trasporti: i divieti per chi non ha il super Green pass dal 10 gennaio

Roma, 1 gennaio 2022 - Da lunedì 3 gennaio, passano in zona gialla altre quattro regioni: Lazio, Piemonte, Lombardia e Sicilia. Che si aggiungono così alle province autonome di Trento e Bolzano, a Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Calabria. In tutto, saranno quindi 11 tra regioni e PA. Il primo bollettino dell'anno ha consegnato questa fotografia del Paese: mentre mezza Italia sarà in zona gialla, oltre un milione di italiani risulta positivo al Covid, con la pressione ospedaliera che cresce di giorno in giorno.

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Numeri mai registrati da inizio pandemia, ai quali si aggiungono quelli dell’Istituto Superiore di Sanità, che parla di un’impennata di casi soprattutto negli under 19.  Quasi la metà di questa fascia d'età (il 48,9%) non ha  ancora fatto alcuna dose, ma a pesare sul dato sono le vaccinazioni dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, partite solo due settimane fa. Nella fascia tra i 12 e i 19 anni, infatti, i ragazzi senza alcuna dose sono 818.816. 

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Cosa si può fare

Il passaggio in zona gialla avviene quando si superano tre parametri: l’incidenza settimanale di nuovi positivi deve superare i 50 casi ogni 100mila abitanti; il tasso di occupazione in area medica deve essere oltre il 15% e il tasso di occupazione in terapia intensiva oltre il 10%. Con le nuove regole, per i vaccinati in sostanza non cambia nulla. Infatti a Natale è stato introdotto per tutti, immunizzati e non, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, indipendentemente dal colore delle regioni. La regola sarà valida fino al 31 gennaio. Mentre fino alla fine del periodo d'emergenza, quindi il 31 marzo, dovremo indossare le Ffp2 (qui come riconoscere quelle a norma) in cinema, teatri, mezzi di trasporto.

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Il tampone e i divieti

Lungo l'elenco dei divieti per i cittadini non vaccinati. Dal 10 gennaio al 31 marzo, secondo quanto ha stabilito l'ultimo decreto, senza Green pass rafforzato - ottenuto dopo la vaccinazione o la guarigione - non si  potrà salire sui mezzi di trasporto (dai bus ai treni agli aerei), non si potrà soggiornare in hotel e neppure sedere al tavolo del ristorante, nemmeno all'aperto,  visitare una mostra, andare a sciare, alle terme in piscina. Tutte possibilità riservate agli altri, vaccinati o guariti. 

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I ricoveri

In aumento il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 12,9% (rilevazione al 30 dicembre) rispetto al 10,7% (al 23 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 17,1% dal 13,9% precedente.  In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (124.707 rispetto ai 62.669 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (21% risptto al 27% della scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 45%) e aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (31% vs 28%).

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Le previsioni dell'Iss

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità “l’aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione si conferma in Italia per la decima settimana consecutiva. A livello nazionale l’incidenza settimanale ha superato i 750 casi per 100mila abitanti. La velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio si mantiene al di sopra della soglia epidemica nella maggior parte delle regioni Italiane. L’attuale scenario di crescita dell’utilizzo dei servizi ospedalieri osservato nell’ultima settimana, associato alle progressive evidenze che arrivano da altri Paesi Europei, rende necessario invertire la tendenza per evitare condizioni di sovraccarico dei servizi sanitari, già oggi fortemente impegnati. L’epidemia si trova in una fase delicata ed un ulteriore rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è altamente probabile”. 

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