Zona arancione in Italia: due regioni a rischio. Quali sono le regole per vaccinati e non

Dati Agenas: a livello nazionale terapie intensive raggiungono soglia del 13%, i ricoveri sono invece al 17%

Roma, 31 dicembre 2021 - L'ondata dei nuovi contagi Covid, alimentata dalla variante Omicron, continua a salire in tutt'Europa, Italia compresa. E così il governo ha varato ieri un nuovo decreto sulla quarantena e il Green pass rafforzato, proprio per tentare di arginare la risalita della curva. Ma nel frattempo la pressione sugli ospedali continua a peggiorare: a livello nazionale, infatti, stando agli ultimi dati Agenas, le terapie intensive raggiungono la soglia del 13% e i ricoveri del 17%, entrambi parametri sopra la soglia della zona bianca (TI 10% e ricoveri 15%). Quasi tutte le Regioni hanno ormai abbandonato la fascia meno restrittiva (da lunedì 3 gennaio anche Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia entreranno in zona gialla), ma il rischio, che si fa sempre più palpabile per diversi territori, è la zona arancione, dove le restrizioni, sopratutto per i non vaccinati, sono molto più rigorose. Vediamo qui sotto gli ultimi dati Agenas, chi rischia il cambio di colore e le regole nelle diverse fasce. 

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Sommario

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Gli ultimi dati Agenas

Dati Agenas aggiornati al 30 dicembre 2021 

La soglia delle terapie intensive nelle diverse Regioni
La soglia delle terapie intensive nelle diverse Regioni

Abruzzo: terapie intensive 12%; ricoveri 13%;

Basilicata: terapie intensive 3%; ricoveri 17%;

Calabria: terapie intensive 15%; ricoveri 29%;

Campania: terapie intensive 7%; ricoveri 16%;

Emilia Romagna: terapie intensive 14%; ricoveri 15%;

Friuli Venezia Giulia: terapie intensive 15%; ricoveri 22%;

Lazio: terapie intensive 16%; ricoveri 18%;

Liguria: terapie intensive 20%; ricoveri 28%;

Lombardia: terapie intensive 13%; ricoveri 18%;

Marche: terapie intensive 17%; ricoveri 22%;

Molise: terapie intensive 3%; ricoveri 11%;

Provincia autonoma di Bolzano: terapie intensive 18%; ricoveri 16%;

P.A Trento: terapie intensive 23%; ricoveri 19%;

Piemonte: terapie intensive 16%; ricoveri 20%;

Puglia: terapie intensive 6%; ricoveri 9%;

Sardegna: terapie intensive 7%; ricoveri 9%;

Sicilia: terapie intensive 11%; ricoveri 20%;

Toscana: terapie intensive 13%; ricoveri 12%;

Umbria: terapie intensive 9%; ricoveri 18%; 

Valle D'Aosta: terapie intensive 6%; ricoveri 29%. 

Veneto: terapie intensive 18%; ricoveri 19%

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Zona arancione: i parametri

Ma quali sono i parametri che fanno scattare la zona arancione? Sono i soliti tre che valgono anche per la zona gialla, cambiano solo le soglie: - Incidenza deve superare il limite di 150 casi su 100mila abitanti; - Terapie intensive devono superare la soglia del 15%; - Ricoveri devono oltrepassare il limite del 30%.

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Chi rischia la zona arancione

Stando, quindi, ai dati e a quanto scritto qui sopra, per la prossima settimana nessuna regione dovrebbe passare in fascia arancione. Ma Liguria e Calabria sono molto a rischio per inizio gennaio. In Liguria, infatti, i ricoveri si attestano per il momento al 28%, appena al di sotto della soglia, mentre le terapie intensive sono al 20%. La Calabria, invece, ha entrambi i parametri al limite, ma segnala un trend in crescita rispetto ai giorni scorsi: i ricoveri si attestano al 29%, mentre le terapie intensive al 15%. Per entrambe le regioni, quindi, la situazione andrà monitorata nei prossimi giorni ma, se il trend continua a essere confermato, dovrebbero entrare in zona arancione dal 10 gennaio 2022.

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Cosa cambia in zona arancione: le regole

E' lecito quindi domandarsi quali siano le regole della fascia arancione. Se in zona gialla, infatti, la novità principale rispetto alla bianca sono le mascherine obbligatorie all'aperto, in arancione le restrizioni sono maggiori e sopratutto per i non vaccinati sono più stringenti. E' possibile spostarsi liberamente nel proprio Comune ma per raggiungere altri comuni o regioni è necessaria l'autocertificazione, che giustifichi che l'esigenza di spostamento sia comprovata da motivi di salutelavoro o necessità, o per servizi non disponibili nel nostro comune. Questo solo se si viaggia con mezzi propri: nel caso si prenda aereitreni bus, infatti, sarà sufficiente avere il Green pass base (essere vaccinati, guariti o essersi sottoposto a un tampone), come in zona gialla e bianca. 

E ancora: in zona arancione si potrà entrare in negozi uffici senza Green pass. L'eccezione riguarda i negozi che si trovano nei centri commerciali: nei giorni festivi e prefestivi per accedere a questi esercizi servirà il Green pass rafforzato (sono esclusi dalla norma alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi). E il Super Green pass servirà anche per consumare al bancone e per sedersi al tavolo all'aperto, per centri benessere, termali e parchi tematici, per accedere a palestre piscine al chiuso, musei, mostre e cinema. Cambiano, infine, le regole anche per chi scia: per acquistare uno skipass e utilizzare gli impianti di risalita sarà necessario essere in possesso del Super Green Pass (non basta dunque il tampone).

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