Vaccini Covid, Pregliasco: "Spero che non si arrivi all'obbligo"

Il virologo: "La prima sconfitta è stata l'obbligatorietà per i sanitari". Il comitato di Bioetica: "Non ci sono ostacoli giuridici"

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Roma, 25 maggio 2021 - Vaccini anti Covid, è opportuno istituire l'obbligo di vaccinarsi? La domanda emerge dopo la constatazione che ancora c'è una platea stimata in 4 milioni di over 60 che mancano all'appello, nel piano nazionale di vaccinazioni: indecisi, no vax, riluttanti o semplicemente isolati. Che saranno difficili da convincere soprattutto ora, visto che il calo dei contagi porta a una percezione meno allarmistica della pandemia in atto.

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Il virologo Fabrizio Pregliasco
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Il virologo Pregliasco

"Spero che non si debba arrivare alla seconda sconfitta di introdurre l'obbligo vaccinale - afferma il virologo Fabrizio Pregliasco ospite di  - La prima sconfitta è stata quella di dover mettere l'obbligatorietà per i sanitari, visto che è rimasto un piccolo zoccolo d'oro che non si vuole vaccinare, sono pochi ma sono testimonial negativi perché se un medico non si vaccina finisce che attorno a lui le persone non si vaccinano e quindi è un problema. Può darsi che si debba arrivare a questa 'extrema ratio' per la popolazione visto l'interesse pubblico di queste vaccinazioni".  Secondo Pregliasco "prima di arrivare all'extrema ratio dell'obbligo dobbiamo provare con altre modalità, utilizzando le farmacie, coinvolgendo di più i medici di famiglia e andando in modo attivo a ricercarli". Inoltre "in questo momento non c'è una percezione della gravità della malattia visto che il virus nella maggior parte dei casi ha un andamento benigno, quindi diventa davvero impegnativo riuscire a convincere che la malattia è più grave e più rischiosa rispetto alla pericolosità dei vaccini percepita e mal gestita a livello della comunicazione, l'infodemia pazzesca che c'è stata ha messo in macroscopica evidenza eventi avversi che sono assolutamente irrisori - rimarca Pregliasco - Sui 10 milioni di persone che dicono di non volersi vaccinare bisogna agire perché in questo momento abbiamo usato gli 'hub' che sicuramente funzionano bene, però non arrivano alla prossimità delle persone". 

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Il Comitato di Bioetica

Secondo Laura Palazzani, vicepresidente del Comitato nazionale di bioetica, "non ci sono ostacoli giuridici per l'obbligo vaccinale, è possibile da un punto di vista giuridico - dice a '24 Mattino' su Radio24 - bisogna capire se è un'iniziativa opportuna". E aggiunge: "Uscire dalla pandemia è un obiettivo comune, quindi sarebbe importante sapere quante persone mancano per raggiungere l'immunità di gregge, questo numero non lo conosciamo ad oggi. Per noi, come consiglio al governo, non ci deve essere obbligo di vaccino, ma non va escluso. Noi puntavamo sull'adesione volontaria e su campagna comunicazione che non c'è stata".

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I pediatri

"L'obbligo per il vaccino Covid è una sconfitta per un sistema sanitario, occorre puntare all'adesione partecipe e convinta, ma questo si può raggiungere con l'educazione sanitaria nelle scuole. Il vaccino obbligatorio è una 'extrema ratio', con i numeri di questa malattia non dovrebbe neanche esserci il dubbio se vaccinarsi o meno", spiega da parte sua il presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Alberto Villani, ospite di 'SkyTg24'.