Vaccini Italia: quando arrivano le prossime dosi. Il punto da AstraZeneca a Pfizer

Entro fine maggio 8,5 milioni di dosi, a giugno 20

Vaccino

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Roma, 26 maggio 2021 - Una tornata da 8,5 milioni di dosi. Sono le consegne di vaccini anti Covid previste da qui a fine maggio in Italia, secondo quanto annunciato oggi dalla struttura commissariale per l'emergenza Coronavirus: i magazzini degli hub vaccinali italiani, ormai pressoché vuoti (finora è stato somministrato il 94,8% delle dosi consegnate), si riempiranno nuovamente con una serie di arrivi che, da soli, raddoppieranno il numero complessivo di dosi consegnate a maggio, che arriverà a 17 milioni. "Il quantitativo complessivo - fa sapere la struttura in una nota - è in linea con le previsioni degli approvvigionamenti da parte delle case farmaceutiche che producono i quattro vaccini attualmente impiegati nella campagna vaccinale: Pfizer, Moderna, Vaxzevria (Astrazeneca, ndr)  e Janssen (Johnson & Johnson, ndr).

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Si tratta dell'"antipasto" di ciò che accadrà a giugno, quando le dosi in arrivo, ha annunciato nelle settimane scorse il generale Francesco Paolo Figliuolo, saranno complessivamente 20 milioni. Il prossimo mese, nelle speranze di Figliuolo, sarà quello decisivo per mettere definitivamente in sicurezza le persone più vulnerabili e fragili e per procedere poi con le fasce d'età. Insomma, da qui a fine giugno dovrebbero arrivare in Italia circa 28-29 milioni di dosi, anche se non è stato specificato quanto le singole tipologie contribuiranno a questo traguardo. Sembra chiaro che la parte del leone continuerà a farla Pfizer, se resta valida la previsione della direttrice medica di Pfizer Italia Valeria Marino che prevedeva la consegna di 2,5 milioni di dosi alla settimana a maggio e di 3,5 milioni a giugno. Parliamo di un 'tesoretto', solo per giugno, pari a circa 14 milioni di dosi. Meno chiaro quali saranno le forniture di Moderna e di Astrazeneca: con la seconda fra un mese scade il contratto e a cui proprio oggi la Ue ha chiesto un maxi risarcimento da 10 milioni di euro e 10 euro per dose e per giorno di ritardo se il calendario di consegne non sarà rispettato.

Ma com'è andata fino ad ora con le consegne? Ad oggi, riporta la pagina istituzionale dedicata ai vaccini, sono state distribuite in Italia 33,6 milioni di dosi di vaccino. Tra dicembre e fine marzo, secondo quanto riportato dalla tabella del piano vaccinale aggiornata ad aprile, sono arrivate 14,2 milioni di dosi. Questo significa che tra aprile e oggi ne sono arrivate 19,4 milioni, a cui si aggiungeranno i 28-29 milioni in consegna tra oggi e fine giugno  per arrivare a 47-48 milioni: comunque meno di quanto previsto secondo la tabella di marcia, che per il secondo trimestre prevedeva la consegna di 62 milioni di dosi.

Gran parte degli arrivi sono dovuti a Pfizer, che ha consegnato agli hub italiani 13,4 milioni di dosi (la previsione per il secondo trimestre si attestava sopra i 32). Più lenta la distribuzione di AstraZeneca: in teoria aspettavamo 10 milioni di dosi tra aprile e giugno, nella prima metà di trimestre (sempre sottraendo alle consegne totali quelle contabilizzate al 31 marzo) ce ne sono arrivati circa 3 milioni. Sempre da aprile a oggi, altri 2,7 milioni di dosi ci sono arrivati tra Moderna (2 milioni) e Johnson&Johnson (700mila). Per arrivare a rispettare la previsione di 62 milioni di dosi consegnate in tre mesi, va detto, serviva poi il contributo di un convitato di pietra, che è il vaccino Curevac: ne aspettavamo 7,3 milioni di dosi tra aprile e oggi, non ne sono ancora arrivate perché l'Ema non l'ha ancora autorizzato. La previsione di Figliuolo è che il contributo di questo quinto pilastro arrivi a fine giugno, in tempo per l'inizio del terzo trimestre. Tra luglio e settembre è prevista la consegna di 94 milioni di dosi, ma anche qui resta qualche punto interrogativo: Astrazeneca avrebbe dovuto consegnarcene 26 milioni, ma il suo contratto scade prima. E bisognerà capire come riempire quel vuoto.

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