ROMA Il mondo inorridisce e si stringe ancora di più all’Ucraina mentre il Cremlino nega ogni responsabilità e, forse per abbassare la pressione, fa dire al suo portavoce Dmitry Peskov che la guerra in Ucraina "potrebbe finire in un prevedibile futuro". Magari. "L’attacco alla stazione ferroviaria – dice il presidente americano Joe Biden – è l’ennesima orribile atrocità commessa dalla Russia, colpendo i civili che stavano cercando di evacuare e mettersi in salvo". "Continueremo la nostra assistenza alla sicurezza e le consegne di armi – aggiunge – per aiutare l’Ucraina a difendere il proprio paese. E, insieme ai nostri alleati e partner, sosterremo gli sforzi per indagare su questo attacco mentre documentiamo le azioni della Russia". Con lui, l’Occidente che nel giorno del massacro accellera sugli auti militari. E il Pentagono conferma la paternità russa dell’attacco missilistico a Kramatorsk: "La stazione è stata colpita da un missile balistico a corto raggio. È ancora una volta espressione della brutalità della Russia". Ursula von der Leyen condanno l’attacco prima di volare a Kiev. "Qui è successo l’inimmaginabile – dice durante la sua visita alle fosse comuni di Bucha –. Qui abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin. Qui l’umanità è andata in frantumi". "La vostra battaglia – dice a Zelensky mentre gli consegna il questionario per l’iter di entrata nell’Unione che annuncia durerà settimane e non anni – è la nostra battaglia. Sono a Kiev per affermare che l’Europa è al vostro fianco. Stiamo mobilitando il nostro potere economico per far pagare un prezzo pesante a Putin. Abbiamo imposto cinque ondate di sanzioni senza precedenti. E stiamo già preparando la prossima. L’Ucraina vincerà". "La Russia – prevede – cadrà nel decadimento economico, finanziario e tecnologico, mentre l’Ucraina sta marciando verso il futuro europeo". "Quello di Kramatorsk – dice da parte sua il premier ...
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