Mercoledì 24 Aprile 2024

Ursula davanti alle fosse comuni "L’umanità è andata in frantumi"

La presidente della Commissione Ue a Bucha. Biden rassicura l’Ucraina: "Continueremo a inviarvi armi"

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ROMA

Il mondo inorridisce e si stringe ancora di più all’Ucraina mentre il Cremlino nega ogni responsabilità e, forse per abbassare la pressione, fa dire al suo portavoce Dmitry Peskov che la guerra in Ucraina "potrebbe finire in un prevedibile futuro". Magari. "L’attacco alla stazione ferroviaria – dice il presidente americano Joe Biden – è l’ennesima orribile atrocità commessa dalla Russia, colpendo i civili che stavano cercando di evacuare e mettersi in salvo". "Continueremo la nostra assistenza alla sicurezza e le consegne di armi – aggiunge – per aiutare l’Ucraina a difendere il proprio paese. E, insieme ai nostri alleati e partner, sosterremo gli sforzi per indagare su questo attacco mentre documentiamo le azioni della Russia". Con lui, l’Occidente che nel giorno del massacro accellera sugli auti militari. E il Pentagono conferma la paternità russa dell’attacco missilistico a Kramatorsk: "La stazione è stata colpita da un missile balistico a corto raggio. È ancora una volta espressione della brutalità della Russia".

Ursula von der Leyen condanno l’attacco prima di volare a Kiev. "Qui è successo l’inimmaginabile – dice durante la sua visita alle fosse comuni di Bucha –. Qui abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin. Qui l’umanità è andata in frantumi". "La vostra battaglia – dice a Zelensky mentre gli consegna il questionario per l’iter di entrata nell’Unione che annuncia durerà settimane e non anni – è la nostra battaglia. Sono a Kiev per affermare che l’Europa è al vostro fianco. Stiamo mobilitando il nostro potere economico per far pagare un prezzo pesante a Putin. Abbiamo imposto cinque ondate di sanzioni senza precedenti. E stiamo già preparando la prossima. L’Ucraina vincerà". "La Russia – prevede – cadrà nel decadimento economico, finanziario e tecnologico, mentre l’Ucraina sta marciando verso il futuro europeo". "Quello di Kramatorsk – dice da parte sua il premier britannico Boris Johnson – è un atto di una brutalità inconcepibile. È un crimine di guerra attaccare indiscriminatamente i civili, i crimini russi in Ucraina non resteranno impuniti". "La responsabilità di questi orrori ricade sul presidente russo" sottolinea il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Da parte loro i russi usano la tattica di sempre: negare. "Le forze russe – ha detto il portavoce del Cremlino, Peskov – non sono responsabili per l’attacco di Kramatorsk. Le nostre forze armate non usano questo tipo di missile e non ci sono state missioni a Kramatorsk".

Peskov ha però anche fatto qualche cauta apertura "in un futuro prevedibile" sulla fine dell’operazione militare spaciale". "L’operazione progredisce – ha spiegato il portavoce – e i suoi obiettivi vengono raggiunti. Un lavoro efficace viene svolto dall’esercito e dai negoziatori che conducono le trattative con la loro controparte ucraina". I colloqui "non stanno procedendo facilmente, ma ci sforzeremo di fare in modo che tutti gli obiettivi vengano conseguiti", ha detto da parte sua il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, senza indicare alcuna data per una possibile ripresa dei colloqui. La Turchia ha annunciato che le delegazioni di Mosca e Kiev "sono pronte a tornare ad incontrarsi per proseguire la trattativa". Forse la prossima settimana. Ma tutti sanno che a decidere se e quando trattare sarà la battaglia del Donbass. Solo se Putin fosse fermato, si potrebbe parlare di tregua. Ma non a breve.

Alessandro Farruggia